Resto al Sud è l’incentivo volto a sostenere la nascita e lo sviluppo delle nuove attività imprenditoriali nel Meridione e nelle Regioni centrali.
Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sicilia e Sardegna nonché le zone del cratere sismico del Centro Italia – Lazio, Marche e Umbria – e le isole minori del Centro nord sono destinatarie dell’incentivo Resto al Sud.
L’incentivo Resto al Sud si rivolge ai cittadini di età compresa tra i 18 e i 55 anni che intendono avviare o ampliare l’attività imprenditoriale. Le risorse a disposizione sono 1 miliardo e 250 milioni di euro. Al 1° febbraio 2024 sono stati finanziati 17.429 progetti con 881 milioni di agevolazioni concesse e 61.283 posti di lavoro creati.
Oltre alla residenza nelle Regioni e zone segnalate (si accetta anche l’eventuale trasferimento nelle suddette zone entro 60 giorni dall’esito positivo dell’istruttoria o 120 giorni per i residenti all’estero) per accedere agli incentivi è richiesta la non titolarità di altre attività di impresa e l’assenza di un’occupazione a tempo indeterminato. Tra i requisiti anche il non aver ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità negli ultimi tre anni nonché l’impegno a non accettare un lavoro a tempo determinato per tutta la durata del finanziamento.
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Prima che le risorse finiscano è bene ideare un progetto da presentare per ottenere l’incentivo Resto al Sud. La proposta si rivolge sia alle imprese costituite dopo il 21 giugno 2017 sia alle imprese costituende nonché ai liberi professionisti privi di Partita IVA nei dodici mesi precedenti la presentazione della domanda.
Invitalia è il portale da utilizzare per fare domanda di incentivo ma anche per chiedere assistenza gratuita agli enti accreditati. Una mappa interattiva permetterà di trovare l’ente più vicino alla propria residenza. La procedura di accredito prevede la registrazione ai servizi online di Invitalia, la compilazione del format di adesione più la sottoscrizione con firma digitale del documento generato dalla piattaforma per poi caricarlo sulla piattaforma stessa.
L’esito dell’istanza sarà comunicato tramite PEC. Per quanto riguarda le banche finanziatrici di Resto al Sud si tratta solo di istituti aderenti alla convenzione Invitalia-ABI. La banca valuterà la concessione del prestito caso per caso. Per quanto riguarda i settori ammessi sono turismo, commercio, attività libero professionali, fornitura di servizi alle imprese e alle persone e le attività produttive nei settori dell’industria, artigianato, pesca, trasformazione dei prodotti agricoli. L’incentivo non è concesso per attività immobiliari, silvicultura, amministrazione Pubblica e Difesa, organizzazioni extraterritoriali. Ogni dettaglio di Resto al Sud, comunque, è riportato nel sito invitalia.it.
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