In quali casi è possibile ottenere l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario per quanto riguarda le patologie inerenti la tiroide
La tematica inerente l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario è di estrema rilevanza e, come noto, vi sono alcuni casi, nel rispetto degli aspetti previsti, in cui è possibile beneficiare di tale agevolazione per la salute.
Tale aspetto può riguardare anche la tiroide, una ghiandola molto importante che regola una gran parte delle funzioni dell’organismo. In qualche caso, però, potrebbero esservi e verificarsi alcune disfunzioni della tiroide, con l’insorgenza di alcune patologie gravi.
Ad essere molto importo è la diagnosi precoce, dal momento che le patologie tiroidee sono croniche e necessitano di cure particolari. In tale scenario, le persone dovranno fare visite ed esami e far fronte a spese anche ingenti.
Proprio per tale ragione, nei casi previsti, è possibile usufruire dell’esenzione dal pagamento del ticket sanitario. Ancor più nello specifico, 9 sono i disturbi per cui si prevede l’agevolazione in questione.
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In tema esenzione dal pagamento del ticket sanitario, sono diverse le malattie inerenti la tiroide che danno modo di beneficiarne, e poi nel dettaglio sono previsti i seguenti casi.
Anzitutto l’iperparatiroidismo (cod. 252.0), poi l’ipoparatiroidismo )(cod. 252.1), l’ipotiroidismo congenito (cod. 243) e l’ipotiroidismo acquisito (cod. 244). Ma è il caso anche della tiroidite linfocitaria cronica (cod. 245.2), del gozzo tossico diffuso (cod. 242.00/01), gozzo tossico uninodulare (cod. 242.10/11) e gozzo tossico multinodulare (cod. 242.20/21).
Infine, il gozzo nodulare tossico non specificato (cod. 242.30/31). Al fine di poter ottenere l’agevolazione, occorre che le malattie vengano accertare dal medico specialista, che presta servizio presto il SSN.
È possibile approfondire e consultare la lista degli esami diagnostici, così come i medicinali, per cui si ha diritto all’esenzione, facendo riferimento al portale dell’ASL regionale, in base al codice. La richiesta prevede in primo luogo l’ottenimento di un certificato del medico curante oppure dello specialista, il quale andrà inviato all’ASL d’apparenza che si occuperà di valutare la situazione.
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In qualche caso potrebbe esser necessario anche allegare altra documentazione medica che attesti la diagnosi e la cura di cui si ha bisogno. Qualora l’esito fosse positivo, verrà rilasciato dall’ASL il tesserino d’esenzione.
Quest’ultimo, andrà esibito tutte le volte in cui si usufruirà dei servii sanitari. Per quanto concerne l’esenzione, inoltre, occorre tener presente che la durata è limitata e variabile in base alla gravità di quanto accertato. Rispetto invece al rinnovo, occorrerà compiere i medesimi passaggi previsti per la richiesta iniziale, presentando la certificazioni.
Questi, alcuni dettagli generali e sintetici sul tema, che è importante ed opportuno approfondire presso esperti del campo e professionisti in materia, per saperne di più e per chiarire i propri eventuali dubbi.
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