Aumenteranno gli stipendi per alcuni statali. Vediamo chi saranno i fortunati e qual è la decisione che il Governo ha preso.
Nuove misure cercano di sistemare una situazione difficile in alcuni comparti di settore designati come “disagiati”. Dove manca il personale servono interventi per colmare i vuoti, Decreti ed emendamenti cercano di coprire queste mancanze adottando diverse soluzioni.
Il mondo del lavoro in Italia è come un puzzle in cui i tasselli al proprio posto sono pochi. Alcuni mancano, altri sono rovinati, altri ancora hanno dimensioni sbagliate che interferiscono con il corretto completamento del disegno. Le occupazioni che rendono felici i lavoratori perché in linea con i loro talenti, l’ambiente lavorativo è professionale e lo stipendio adeguato alla mansione sono relativamente poche.
Prevalgono situazioni di scontento per retribuzioni troppo basse, turni di lavoro inaccettabili, mancanza di sicurezza. Un altro problema in Italia è che se da un lato potrebbe esserci un esubero di richieste per un’occupazione, dall’altro possono mancare dipendenti. Accade in quei settori definiti disagiati proprio per la mancanza di figure professionali. Ecco che sono state introdotte misure volte a risolvere questa problematica.
I settori di intervento sono la sanità dove le posizioni scoperte toccano il 30% del totale con conseguente aumento di lavoro per i dipendenti, la sicurezza e difesa (Polizia, Carabinieri, Forze Armate in generale) e la giustizia con sempre meno partecipanti ai concorsi. Una situazione non nuova per il Governo che stavolta ha deciso di affrontare proponendo un’indennità per il personale dei settori disagiati.
Nello specifico, si prevede un aumento di 200 euro lordi mensili per 13 mensilità per il comparto sicurezza e difesa. La platea dei beneficiari è stata ampliata includendo il personale amministrativo del Ministero della Giustizia impiegato negli istituti penitenziari. Inoltre è previsto un aumento (Decreto Carceri) tra i 100 e i 200 euro lordi in base al ruolo ricoperto.
Per il comparto sanità pubblica il piano è di un raddoppio dell’indennità fino a 200 euro al mese per 13 mensilità più una flat tax del 15% sugli straordinari. Misure, dunque, a favore degli statali ma che non soddisfano i sindacati. Questo vorrebbero misure che risolvano la causa del problema. A tal fine hanno richiesto l’estensione dell’incremento a tutti i dipendenti pubblici e un piano straordinario di assunzioni per sostituire il personale prossimo alla pensione ma anche per aumentare le unità presenti nelle amministrazioni statali al fine di ridurre il carico di lavoro sui dipendenti.
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