I beneficiari dell’Assegno di Inclusione dovranno effettuare un importante adempimento per non perdere la misura o subirne la riduzione. Ecco di cosa si tratta.
L’Assegno di Inclusione è la prestazione assistenziale che, da gennaio 2024, ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza. Spetta ai nuclei familiari in cui ci sono over 60, minori, invalidi o soggetti in difficoltà affidati ai Servizi sociali e assistenziali. L’importo spettante varia a seconda della condizione economica della famiglia beneficiaria.
Al pari della maggior parte delle agevolazioni, dei Bonus economici e delle misure assistenziali, anche l’Assegno di Inclusione viene erogato a condizione che si rispettino determinati requisiti reddituali, a seconda dell’ISEE presentato dagli interessati. Per tale ragione, a settembre i percettori rischiano la sospensione del sussidio o la riduzione dell’importo spettante, se non effettuano una fondamentale operazione. Scopriamo in cosa consiste e perché è molto importante.
L’Assegno di Inclusione viene riconosciuto ai soggetti che presentano un ISEE in corso di validità, idoneo per l’anno di riferimento. Nel dettaglio, può essere riconosciuta una somma massima di integrazione al reddito fino a 500 euro, a coloro che hanno un ISEE inferiore a 9.360 euro annui.
Attenzione, però, perché l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente si riferisce ai redditi del 2022. Cosa succede se, intanto, la condizione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare è cambiata? Ebbene, se l’importo dell’Assegno di Inclusione è stato determinato sulla base dell’ISEE ordinario, potrebbero sorgere dei problemi, perché senza un aggiornamento, a settembre la prestazione potrebbe essere sospesa o ridotta.
Facciamo un esempio per comprendere la situazione. Tizio ha inviato domanda per l’Assegno di Inclusione nel mese di gennaio 2024 e, in base all’ISEE ordinario riferito al 2022, ha iniziato a percepire un assegno di 200 euro al mese. Nel mese di marzo, però, dopo la presentazione dell’ISEE corrente (che fotografa la situazione reddituale aggiornata), ha ricevuto una prestazione di 500 euro, perché la sua condizione economica è peggiorata rispetto a due anni fa.
L’ISEE corrente, tuttavia, ha una validità di soli 6 mesi e, dunque, da settembre l’INPS non potrà più utilizzare tale certificazione, ma ritornerà a fare riferimento all’ISEE ordinario. Di conseguenza, l’ammontare dell’Assegno di Inclusione tornerà ad essere pari a 200 euro al mese oppure chi ha iniziato a percepire la misura potrà perderla.
Per evitare che da settembre la prestazione venga tagliata oppure sospesa, sarà necessario rinnovare l’ISEE corrente e presentare nuovamente la Dichiarazione Sostitutiva Unica.
È cominciata la settimana di sconti folli nei negozi e sugli e-commerce. Ecco la guida…
Fare la spesa sarà più conveniente con il trucchetto che vi sveliamo, utile per accedere…
Anche i disoccupati che svolgono lavori occasionali hanno diritto all'indennità NASpI, ma devono rispettare precisi…
Ci sono tantissimi benefici per le persone più anziane, che spesso necessitano di maggiori tutele.…
Per non ricevere penalizzazioni sull'assegno pensionistico è fondamentale scegliere accuratamente la tipologia di trattamento. Nel…
Chi affitta in nero un immobile rischia sanzioni molto severe in caso di controlli fiscali.…