Esistono 3 categorie di investimenti che consentono di ottenere dei rendimenti molto elevati. Scopriamone le principali caratteristiche.
Quando si parla di investimenti, la maggior parte degli interessati fa riferimento alle attività che riguardano il settore immobiliare, perché, da sempre impegnare i risparmi “nel mattone” è stato considerato sicuro.
Se si guarda al lungo periodo e alla necessità di una rendita certa futura, tuttavia, è necessario domandarsi se l’investimento immobiliare costituisca davvero la scelta migliore oppure se sarebbe preferibile optare per altri strumenti economicamente più convenienti, come i BTP e i Fondi pensione.
Se paragonati agli immobili, questi ultimi sono caratterizzati da una gestione molto più semplice, anche se il loro valore può facilmente oscillare a seconda dell’andamento dei tassi e del mercato finanziario. In cosa conviene, quindi, investire il proprio denaro? Scopriamolo.
Gli investimenti immobiliari costituiscono un’ottima scelta se si pensa che gli affitti e i costi di vendita sono rivalutati costantemente a seconda dell’andamento dell’inflazione. Sono, però, degli investimenti poco flessibili e non permettono di avere a disposizione del denaro liquido.
Se, inoltre, si analizzano i prezzi delle case, i costi sono positivi solo per quelle di nuova costruzione, mentre sono diminuiti per quelle già esistenti. Attualmente, il rendimento netto nazionale di un immobile locato è pari a circa il 3,1%.
Una valida alternativa al mattone sono i BTP People, che sono stati molto apprezzati dagli investitori italiani. I titoli di Stato stanno riscuotendo un enorme successo perché sono sicuri e molto più facili da gestire rispetto agli investimenti immobiliari; assicurano, poi, liquidità e guadagni parziali e progressivi nel tempo, anche se sono legati alle sorti dei mercati finanziari.
Per capire quale sia più conveniente nel lungo periodo, tra il mattone e i BTP, bisogna valutare l’inflazione. Dopo 10 anni, gli investimenti immobiliari medi, con canoni rivalutati al 100%, possono avere un rendimento di 52.928 euro, mentre un BTP 2072 di 47.966 euro. Con una rivalutazione al 50%, invece, i due investimenti, dopo 40 anni, avrebbero un rendimento quasi simile, pari a circa 144 mila euro.
I Fondi pensione, infine, assicurano una rendita solo dal momento di maturazione dei requisiti per il pensionamento, ma, a differenza degli investimenti immobiliari, sono coperti da maggiori tutele e agevolazioni. I Fondi pensione, però, presentano un netto vantaggio in termini di rendimento nel lungo periodo rispetto agli immobili, a parità di capitale investito.
Considerando la rivalutazione al 75% dei canoni immobiliari, dopo 40 anni tale investimento frutterebbe in media 174 mila euro, mentre il Fondo pensione circa 180 mila euro (in caso di profilo a basso rischio) o addirittura circa 540 mila euro (in caso di profilo ad alto rischio).
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