I Buoni Fruttiferi Postali sono perfetti per investire i risparmi in modo sicuro, ma esiste un trucco poco conosciuto per non avere problemi alla scadenza.
I Buoni Fruttiferi Postali si riconfermano, per il 2024, uno degli strumenti più amati dagli italiani per mettere al sicuro i propri risparmi e, contemporaneamente, ottenere una rendita più o meno elevata. A differenza degli altri prodotti finanziari, non sono legati all’andamento del mercato e sono garantiti dallo Stato.
Questo significa che, al momento del rimborso, i sottoscrittori riceveranno sempre la somma inizialmente investita, incrementata grazie agli interessi maturati. Senza dubbio, i guadagni non sono eccessivi (variano comunque in base al prodotto scelto), ma assicurano delle somme incrementate anche del 3- 4%.
Anche i Buoni Fruttiferi Postali, tuttavia, presentano un rischio, spesso ignorato o sottovalutato. Per scongiurarlo, è possibile ricorrere a un abile trucchetto, grazie al quale si possono ottenere anche una serie di vantaggi correlati. Scopriamo di cosa si tratta.
Chi decide di sottoscrivere un Buono Fruttifero Postale deve prestare massima attenzione alla scadenza. Dopo 10 anni dal termine della validità, infatti, scatta la prescrizione e le somme di denaro investite andranno perse, se non rivendicate entro tale lasso di tempo.
Anche se sembrerà strano, è capitato a tantissime persone di ritrovare, dopo anni, Buoni Postali scaduti e ormai prescritti. Come evitare questo rischio? Poste Italiane offre l’opportunità di acquistare Buoni dematerializzati o di richiedere la dematerializzazione di vecchi buoni. Basta accedere al sito ufficiale www.poste.it, andare sulla propria Area personale, poi nella sezione “Portafoglio Buoni” e inserire le informazioni richieste.
Chi possiede Buoni cartacei emessi a partire dal 1° gennaio 2009, può specificare i dati anche di un solo Buono, per visualizzare tutti gli altri eventualmente posseduti. I titolari di Buoni cartacei emessi prima del 1° gennaio 2009, invece, devono inserire le informazioni di ciascun prodotto nella sezione “Buoni inseriti da te“.
Chi è intenzionato a ottenere la dematerializzazione deve necessariamente aprire un Conto BancoPosta o un Libretto di risparmio postale, da cui risulti la stessa intestazione del Buono Fruttifero Postale cartaceo. Si tratta di un’operazione che può essere facilmente richiesta presso gli sportelli degli Uffici Postali.
In conclusione, per evitare di perdere in maniera irreversibile i soldi investiti in Buoni Postali cartacei, è utile chiedere la dematerializzazione degli stessi. Il vantaggio principale di questa tipologia di prodotto finanziario, infatti, consiste nella circostanza che, alla scadenza, Poste Italiane procederà con il rimborso in maniera automatica, versando le somme direttamente sul Conto BancoPosta o sul Libretto di risparmio postale collegati.
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