Il fermo amministrativo può essere apposto anche alle auto dedicate al trasporto dei disabili, ma la legge prevede un espediente per la liberazione dei veicoli.
Il fermo amministrativo è la misura che impone il divieto di usare un determinato veicolo, perché questo verrà usato come garanzia di un debito non estinto con lo Stato o altri Enti pubblici.
Una questione molto controversa riguarda la possibilità che le auto destinate al trasporto di soggetti disabili possano essere oggetto di fermo amministrativo. Può essere limitata la mobilità a persone che si trovano già in stato di apparente svantaggio e disagio?
La legge è particolarmente attenta alla difesa dei bisognosi, garantendo la loro autonomia e il loro benessere. Per tale ragione, esiste una procedura che consente di annullare o cancellare il provvedimento, per consentire ai disabili di assolvere alle funzioni quotidiane. I requisiti per ottenere il beneficio sono abbastanza stringenti, vediamo in cosa consistono.
Per i veicoli usai per il trasporto dei disabili, è possibile ottenere l’annullamento del preavviso di fermo amministrativo o la cancellazione del fermo già registrato. Il mezzo, infatti, è essenziale per consentire all’interessato lo svolgimento delle azioni giornaliere.
Tale requisito va adeguatamente dimostrato, allegando la documentazione rilasciata dalle autorità sanitarie competenti. La normativa, inoltre, prevede il rispetto di una precisa procedura, che inizia con la compilazione del cd. Modello F3, scaricabile dal portale dell’Agenzia delle Entrate, alla sezione “Modulistica”.
A tale modulo vanno allegati i seguenti documenti:
Una volta inviato il materiale richiesto all’Agenzia delle Entrate, bisognerà attendere la valutazione dell’Ente. Per evitare un’eccessiva lungaggine della tempistica, è opportuno procedere con la domanda di cancellazione o annullamento in maniera celere. Di norma, è lo stesso Ente a indicare i tempi di risposta in seguito all’inoltro della domanda.
L’elemento principale ai fini della rimozione del fermo consiste nella adeguatezza della documentazione, che deve essere redatta in maniera meticolosa e affiancata da tutti gli allegati necessari. Nell’ipotesi in cui dovessero esserci errori, incongruenze o mancanze, l’istanza potrebbe essere rigettata, con conseguente obbligo di attesa per la rimozione del fermo.
Per evitare inconvenienti, consigliamo di controllare attentamente tutta la documentazione prima dell’invio, magari richiedendo l’ausilio di un professionista oppure di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate.
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