Tutte le operazioni di pagamento elettroniche verranno sottoposte ad accurati controlli incrociati. Attenzione se usi il bancomat per gli acquisti quotidiani!
L’Agenzia delle Entrate ha pensato a una nuova misura per combattere l’evasione fiscale. A breve scatteranno i controlli incrociati tra gli scontrini e il bancomat, per verificare che tutti gli esercizi commerciali adempiano ai propri obblighi.
Al momento, non esistono strumenti in grado di provare con certezza se i commercianti dichiarano tramite scontrino tutte le vendite, perché potrebbero anche comunicare all’Agenzia delle Entrate una somma inferiore, senza rischiare di essere scoperti.
Per questo motivo, si pensa all’introduzione del cd. scontrino elettronico, che consentirebbe di collegare i dati dello scontrino con quelli dei POS e di trasmettere le informazioni immediatamente al Fisco. Se, infatti, quest’ultimo fosse in grado di controllare l’emissione dello scontrino o della fattura in seguito a un pagamento tramite bancomat, l’evasione fiscale diminuirebbe nettamente.
Già nel 2022, il Governo Draghi aveva auspicato l’introduzione dello scontrino elettronico, nel disegno di legge per la Delega Fiscale, ma la manovra non fu attuata a causa della fine anticipata della legislatura.
Il tema è stato, di recente, ripreso dal Governo Meloni, intenzionato a introdurre nuovi strumenti di lotta all’evasione fiscale. Lo scopo è favorire la tracciabilità dei dati trasmessi all’Amministrazione fiscale, per evitare episodi di omessa dichiarazione.
Il disegno prevede l’introduzione di un “indicatore di recupero complessivo di gettito fiscale versato spontaneamente dai contribuenti a seguito delle azioni di prevenzione e attività di controllo più efficaci realizzate dall’Amministrazione fiscale”. Ci sarà, quindi, un vero e proprio incrocio di informazioni, per scovare episodi di possibile frode.
Controllare in maniera più capillare i pagamenti elettronici è essenziale. Da un lato, bisogna verificare che l’esercente abbia un dispositivo POS (obbligatorio per tutti) e che, in caso di pagamenti da parte del cliente, paghi la somma dovuta alla banca che ha provveduto all’installazione del dispositivo. Dall’altro lato, c’è l’utente che, attraverso la carta di debito o di credito, ha la facoltà di effettuare pagamenti con il POS.
In che modo verranno effettuati gli accertamenti? Verranno collegati i dati derivanti dai pagamenti elettronici e dal registro dei corrispettivi e, dunque, sarà accertato che, per i pagamenti eseguiti con bancomat o carta di credito corrispondano, sia stato davvero emesso scontrino o fattura.
I vantaggi dei nuovi controlli saranno visibili non solo nella lotta all’evasione fiscale, ma anche ad altri fenomeni fraudolenti, come il riciclaggio.
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