Su tutto il territorio nazionale è attiva la campagna vaccinale antinfluenzale e anti Covid, ma in una Regione le dosi non sono sufficienti.
Secondo recenti studi compiuti dal National Institute for Public Health and Environment olandese, i nuovi vaccini contro il Covid-19 aggiornati alle ultime varianti sono in grado di assicurare una copertura superiore al 70%, scongiurando il pericolo del ricovero e della terapia intensiva.
In Italia, vengono somministrati due vaccini aggiornati alla variante Omicron XBB.1.5: il vaccino a mRNA di Pfizer (Comirnaty Omicorn XBB 1.5) e il vaccino proteico adiuvato di Novavax (Nuvaxovid XBB 1.5). Le Regioni italiane hanno organizzato, nelle ultime settimane, campagne vaccinali aperte a tutti e senza obbligo di prenotazione, per tutelare un folto numero di persone.
È, però, emersa una forte contraddizione, perché una Regione ha comunicato di avere dosi di vaccino anti Covid solo per i soggetti fragili. Molti cittadini intenzionati a prenotare il proprio turno tramite il sito ufficiale dell’Ente regionale, hanno dovuto fare i conti con il diniego della loro richiesta.
La Regione Lombardia ha organizzato, per i giorni 5 e 6 novembre 2024, una campagna vaccinale anti Covid a cui hanno potuto aderire tutti gli interessati, senza obbligo di prenotazione. A tal fine, a Milano sono stati installati diversi presidi, presso i quali in centinaia hanno ricevuto la somministrazione non solo del vaccino contro il Covid-19 ma anche quello contro influenza e pneumococco.
Coloro che non sono riusciti a recarsi presso i punti vaccinali, potranno rimediare il prossimo 21 novembre. Anche altre città hanno annunciato campagne simili, come Treviso. Nel Lazio, invece, le vaccinazioni sono al momento destinate soltanto ai soggetti fragili e agli over 60.
Tale disparità di trattamento ha suscitato numerose proteste tra coloro che non rientrano tra le categorie di beneficiari ma che avrebbero voluto ricevere la copertura contro il virus, soprattutto in vista dell’aumento vertiginoso dei contagi nelle ultime settimane. L’arrivo dell’inverno, dunque, si preannuncia critico, non solo per la diffusione dei primi malanni stagionali.
La Regione Lazio ha cercato di tranquillizzare i cittadini, specificando che sono in previsione delle campagne vaccinali aperte a tutti, ma al momento non è possibile prevederne con certezza le date. In ogni caso, sarebbe opportuno sopperire quanto prima alla mancanza di dosi di vaccino anti Covid e garantire un’adeguata copertura a chiunque intenda preservare le proprie condizioni di salute.
La pandemia, infatti, seppur meno spaventosa del passato, non è ancora sconfitta e continua a causare problemi e apprensioni a centinaia di persone. Precludendo, inoltre, l’accesso alle cure ad alcune categorie, viene meno il senso delle campagne pubblicitarie, con le quali si sollecitano i cittadini a vaccinarsi. È opportuno che la Regione giochi d’anticipo e renda effettiva la tutela della salute pubblica.
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