Ci sono molte opportunità per ottenere la pensione anticipata anche prima dei 60 anni. La Legge prevede diverse casistiche. Ecco quali sono.
Andare in pensione prima dei 67 anni “standard” per le Leggi odierne in alcuni casi è possibile. Bisogna considerare che ogni casistica è un po’ a sé, ed è necessario fare qualche calcolo prima di capire a che età di preciso si può godere del tanto agognato riposo. Innanzitutto, ricordiamo che per il 2022 sono in essere le normative per cui, per accedere alla pensione di vecchiaia, bisogna avere un’età anagrafica di 67 anni e almeno 20 di contributi. E rispondere a un ulteriore requisito, ovvero che la pensione spettante risulti di almeno 1.5 volte rispetto all’assegno sociale.
La Legge Amato, però, prevede di poter andare in pensione a 67 anni anche con 15 anni di contributi, a patto che: il lavoratore abbia versato tutti i contributi prima della fine del 1992; il richiedente abbia ottenuto l’autorizzazione a versare i dei contributi volontari entro la fine del 1992. Esistono però altri casi in cui si può accedere alla pensione di vecchiaia prima dei 60 anni. Ecco alcuni esempi.
Pensione anticipata, quando si può fare la richiesta?
Il lavoro, durante tutta una vita, può subire tante variabili, e di conseguenza anche il tipo di versamento che si fa all’INPS. Prendiamo ad esempio un lavoratore dell’età di 50 anni con 36 di contributi, che rientra nella categoria di lavoratori precoci. Quando potrà andare in pensione? In questo caso si applica la Quota 41 appunto per lavoratori precoci. Se al momento della richiesta il lavoratore rientra in una specifica categoria (se è disoccupato, portatore di handicap psico-fisico o al contrario caregiver) potrà andare in pensione versando altri 5 anni. In caso non rientri nelle condizioni suddette dovrà attendere di aver maturato i 42 anni e 10 mesi. In ogni caso il soggetto entrerebbe in pensione a 57 anni, quindi prima dei 60.
Un altro esempio potrebbe essere quello di un lavoratore donna. Prendiamo il caso di un’età anagrafica di 57 anni e 40 di contributi a gestione separata. In questo caso non sussistono presupposti per accedere alla Quota 41, ma in quanto donna potrà attendere di aver 41 anni e 10 mesi di contributi che le garantiranno l’accesso alla pensione anticipata a 59 anni.
Un altro caso in cui si può arrivare alla pensione anticipata prima dei 60 anni è previsto quando si è portatori di handicap (fisico o psichico) con una percentuale riconosciuta di almeno l’80%. In questo caso il lavoratore potrà andare in pensione anticipata agevolata, sempre secondo le Leggi vigenti.
Le condizioni dettate dall’INPS
L’INPS specifica anche che per accedere alla Pensione agevolata è necessario che il rapporto da lavoratore dipendente sia posto a cessazione, mentre non è obbligatoria la cessazione di un’attività svolta come lavoratore autonomo.
Sempre l’INSP specifica che: “La pensione anticipata è prevista per gli iscritti: all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), che include il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, le Gestioni speciali per i lavoratori autonomi. Alla Gestione Separata INPS. Alle forme sostitutive dell’AGO, come ad esempio il Fondo Volo (per i dipendenti da aziende di navigazione aerea) e la Gestione sport e spettacolo (per i lavoratori dello spettacolo e sportivi professionisti). Alle forme esclusive dell’AGO, come ad esempio le Gestioni dei dipendenti pubblici (dipendenti dello Stato, degli enti locali, del settore sanità, ufficiali giudiziari e gli insegnanti d’asilo dipendenti dei comuni, delle scuole elementari parificate).”
Chi rientra in tutti questi requisiti può andare in pensione e godersi il dovuto riposo dall’attività lavorativa.