Rischio blackout energetici nei prossimi mesi in seguito a quello che sta succedendo tra Ucraina e Russia. Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da aspettarsi.
Si teme un blackout energetico in Italia in seguito a quanto, purtroppo, sta avvenendo tra Russia e Ucraina.
La guerra in Ucraina, purtroppo, continua e si temono le ripercussioni che questa drammatica situazione può portare con sé. Già da tempo soffiavano venti di guerra che si sono poi tramutati in una triste realtà. Una situazione che inizia a portare i primi effetti negativi anche dal punto di vista economico.
Basti pensare al crollo delle borse, all’aumento del prezzo di gas e petrolio e alle possibili conseguenze sulle scorte alimentari. Se tutto questo non bastasse, si teme un blackout energetico in Italia. Ma per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
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Guerra Ucraina – Russia, “rischio blackout energetici in prossimi mesi”: cosa c’è da sapere
In questi giorni sono in molti a chiedersi: cosa succede se l’Italia viene coinvolta nella Guerra tra Russia e Ucraina? Saremo chiamati alle armi? Una scenario che tutti quanti speriamo di non dover fronteggiare, con lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina che porterà con sé delle ripercussioni anche a distanza di tempo.
In particolare, come sottolineato da Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec, sindacato di categoria dei lavoratori dell’energia, della chimica e del manifatturiero si teme un blackout energetico in Italia.
Nel corso di un’intervista rilasciata all’ Adnkronos/Labitalia, infatti, Pirani ha spiegato che in seguito alla guerra in Ucraina ci si ritroverà a dover fare i conti con “degli aspetti economici molto pesanti perché la nostra economia soprattutto dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico e delle materie prime è legata alle importazioni. E fino ad ora non abbiamo dei piani B“.
In particolare, sottolinea Pirani: “c‘è il rischio di black out energetici pesanti che si aggiungeranno a possibili black out nell’utilizzo del gas. Ci aspettano quindi mesi molto difficili“. Uno scenario indubbiamente difficile, quello che si prospetta, per cui si rivela necessario intervenire al più presto.
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Come sottolinea sempre Pirani: “Dobbiamo avere una strategia per rendere l’Italia, ma anche l’Europa, indipendente dal punto di vista dell’energia. L’economia va avanti se si produce energia. Senza energia o con un’energia sottoposta al tallone di Mosca non si va da nessuna parte”.