Le vecchie lire possono rivelarsi un tesoro nascosto nei cassetti della nostra abitazione. Siete pronti a scoprire quanto valgono oggi le 5 Lire con il delfino?
La ricerca potrà iniziare non appena conoscerete il valore odierno delle vecchie 5 Lire con raffigurato un delfino. Preparatevi a stupirvi!
Il mondo della numismatica nasconde segreti e storie interessanti ed economicamente rilevanti. Tante monete hanno oggi un valore che la maggior parte delle persone ignora. Sono i dettagli a fare la differenza e a permette di guadagnare anche un bel gruzzoletto. I collezionisti cercano monete rare, quelle con difetti o errori, ben conservate e riferite a particolari eventi storici. Da citare, poi, le edizioni dedicate a personaggi illustri, alcune delle quali valgono milioni. Un mondo, insomma, tutto da scoprire che riserva gradite sorprese ed inaspettate opportunità di guadagno.
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Vecchie Lire con delfino, quanto valgono oggi
Ricordate le vecchie Lire con raffigurato il delfino. Le 5 Lire, più precisamente, diffuse dal 1951 e considerate molto comuni. Le monete sono state realizzate in Italma, una lega metallica che ha di base l’alluminio. In una faccia è rappresentato un timone circondato dalla scritta “REPVBBLICA ITALIANA” mentre nell’altra emerge dagli abissi la figura elegante di un delfino. Sono presenti sulla moneta, poi, un piccolo simbolo della zecca di Roma e la firma dell’incisore Romagnoli.
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Ebbene, questa comune moneta è ricercata dai collezionisti. Nello specifico i numismatici mirano ad un esemplare particolare, le 5 Lire che sono state coniate nel 1969. Questo perché sono molto più rare rispetto alle altre coniate in altri anni. Il valore della moneta può variare dai 60 ai 3 mila euro. Valgono fino a 90 euro, invece, le vecchie Lire con delfino coniate nel 1956.
Come ottenere il guadagno maggiore
Per poter ottenere la somma più alta dai collezionisti occorre che la moneta sia in Fior di conio. Significa che la moneta deve aver conservato il migliore stato di conservazione possibile, deve essere come nuova. Inoltre, le vecchie Lire in fior di conio non dovranno mai essere state inserite nel sistema monetario e non devono presentano, dunque, alcun difetto dovuto all’usura. Marchi e segni legati alla circolazione non devono esserci altrimenti non potrà essere definita “fior di conio”. In più, è richiesta una lucentezza particolare, la cosiddetta lucentezza di zecca che si perde nel momento in cui la moneta viene maneggiata.