Il governo nell’ultima legge di bilancio ha destinato alcuni fondi per aiutare le partite Iva. vediamo nel dettaglio gli aiuti economici decisi.
Nell’ultima legge di bilancio, il governo ha varato alcune agevolazioni economiche per le partite Iva.
Misure per aiutare i cittadini a contrastare questo difficile momento e offrire un supporto economico. Nel complesso, l’esecutivo ha suddiviso l’intervento in tre misure che consentono al libero professionista di poter ricevere fino a 15 mila euro di aiuti economici.
Bonus Partite Iva, le misure varata dal governo per sostenere i liberi professionisti
In primo luogo, è stato varato il bonus bancomat. Si tratta di un provvedimento nato con lo scopo di disincentivare l’utilizzo del contante tra la popolazione. Era già stato varato in precedenza, ma stavolta si tratta di una misura destinata esclusivamente alle partite iva. Questi però, devono necessariamente dotarsi di un Pos all’interno della propria attività commerciale. Il rimborso è disponibile fino alla cifra di 500 euro.
Lo stato ha poi concesso diversi tipi di agevolazioni economiche alle imprese, e in particolar modo a quelle che operano nel Sud Italia. Al momento però si è deciso di sostenere con incentivi soltanto il settore degli impianti di compostaggio. Il motivo risiede nella volontà del governo di incentivare la transizione green nel nostro paese. Foraggiando questo comparto economico infatti, si punta a rendere meno inquinanti gli stabilimenti energetici. Che oltretutto, vengono al contempo inseriti a a inseguire un maggiore efficientamento energetico.
Il Bonus Iscro, quali partite Iva possono richiederlo e gli importi massimi mensili
Infine, c’è il bonus ISCRO, Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa. Si tratta di un provvedimento rivolto a partite iva e lavoratori autonomi che soddisfano determinati requisiti. Bisogna infatti essere in possesso di una partita Iva da almeno quattro anni. Oltre a questo, si deve anche essere iscritti alla gestione separata. Il reddito dichiarato deve poi esser inferiore, nell’anno 2022, a 8.229 euro. E poi bisogna anche dimostrare di aver subito una flessione del fatturato di almeno il 50 per cento nel 2022.
Si tratta infatti di un’indennità pensata per tutti i commercianti danneggiati dalle misure restrittive. Coloro che riescono a soddisfare i requisiti richiesti, possono presentare domanda. Laddove questa venga accettata, il titolare di Partita Iva avrà diritto a un rimborso mensile che potrà arrivare fino alla cifra massima di 815,20 euro al mese.