Pensioni, pubblicate le nuove direttive Inps per chi presenta domanda nel 2022. Vediamo nel dettaglio se cambia qualcosa sui requisiti anagrafici e contributivi.
Che l’avvento della pandemia di coronavirus nel nostro paese abbia purtroppo ridotto l’aspettativa di vita media, non è certo un mistero.
Nonostante questo però, il governo ha stabilito che fino al 2025-2026, non ci saranno cambiamenti per quanto riguarda i requisiti di accesso alle pensioni. Non una notizia da poco, perchè per diversi si era invece pensato che vi potessero essere delle variazioni decise dall’esecutivo sul tema. Le nuove tabelle pubblicate invece, confermano come nulla cambierà.
L’età per raggiungere la pensione resta fissata infatti a 67 anni fino alla data del 2026. Nel 2027 invece viene previsto un aumento. L’età media richiesta per le prestazioni pensionistiche verrà infatti innalzata di due mesi. Poi di tre mesi nel 2028, fino ad arrivare a cinque mesi dal 2029 in poi.
Pensioni, la circolare pubblicata dall’Inps il 18 febbraio: di cosa si tratta
In precedenza invece, nella prima bozza vi era l’ipotesi di introdurre questi cambiamenti già nel biennio 2025-2026. Così invece non è stato e i criteri di accesso restano dunque al momento invariati. Non è chiaro invece che tipo di requisiti applicherà l’Inps riguardo le richieste prodotte nel 2022. L’Istituto di previdenza non ha infatti ancora reso noto se ci si baserà sulle tabelle di settembre oppure di dicembre 2021.
Nel primo caso, si creerebbero diversi disagi ai cittadini che hanno presentato richiesta di certificazione. Molti esperti sul tema, sostengono infatti che vi sarebbero tantissime esclusioni. Una circolare INPS pubblicata in data 18 febbraio 2022 ha comunque stabilito che fino al 2023-204, gli ingressi per le pensioni non subiranno cambiamenti. Non vi saranno dunque variazioni nei requisiti richiesti relativi ai requisiti anagrafici e contributivi.