Non solo calcolatore alla mano e lista di ciò che manca in casa. Oggi, per risparmiare sulla spesa, dobbiamo anche saper usare i muscoli. Gli incredibili risultati di uno studio.
Cercare di ottimizzare le spese a seconda del budget familiare è davvero un’impresa, già in tempi “non sospetti”. Oggi più che mai, con tutti questi rincari, prima di andare al supermercato dobbiamo adottare qualsiasi strategia. Perché ormai riuscire a comprare il necessario e concedersi qualche sfizio è divenuto davvero difficile. In nostro aiuto, però, accorrono alcuni scienziati della City University of London, che hanno elaborato una teoria davvero interessante. Forse anche un po’ stravagante, ma in fondo, per risparmiare, possiamo fare questo e altro. Ecco cosa ci dicono gli esperti.
Risparmiare sulla spesa, ogni mezzo è consentito
Esistono svariati modi di non farsi “fregare” dalle astute mosse di marketing perpetrate dai supermercati. Ma anche per resistere alle personali tentazioni. Tra i principali metodi per non dissanguarsi al supermarket, ricordiamo che è preferibile non fare compere quando si ha fame. Si possono poi attuare semplici “trucchi” per non arrivare al nastro della cassa con prodotti inutili. Parliamo della classica “lista”, da preparare con cura prima di uscire e da osservare il più possibile.
Anche la scelta del carrello o del cestino sembra che vada a incidere sul risparmio. L’effetto ottico di un grande carrello vuoto può indurre a riempirlo più del dovuto. Quindi, a meno che non si debbano fare le scorte mensili o settimanali, è sempre meglio preferire il cestino “a mano”. C’è da dire, però, che è proprio sui diversi tipi di carrelli che gli studiosi londinesi hanno effettuato un esperimento. E il risultato è davvero sorprendente.
Per risparmiare sulla spesa… servono i muscoli giusti
Potrebbe essere questa la sintesi della particolare conclusione alla quale sono arrivati i ricercatori. Durante l’esperimento, hanno dotato le “cavie” di diversi tipi di carrelli e cestelli. Ed ecco cosa hanno scoperto.
Poco sopra abbiamo detto che il carrello grande, quello con maniglione, fa tendenzialmente spendere di più, in realtà sembra che non sia del tutto vero. Gli esperti hanno osservato che per spingere il carrello vengono usati i tricipiti. Questi muscoli “sono quelli che usiamo anche per spingere o scacciare qualcosa via da noi, e che quindi il cervello interpreta come muscoli del rifiuto. Il risultato? Ci mettiamo nello stato d’animo di trattenerci da acquisti superflui“. È stato calcolato, addirittura, un risparmio di circa il 25% rispetto all’uso dei cestini.
Ma com’è possibile? Gli scienziati rispondono con questa motivazione. Che pare proprio abbia il suo perché. Chi usa il cestino, quello però dotato anche di ruote e che si può trascinare, usa altri muscoli. Invece dei tricipiti vengono impiegati i bicipiti. Questi muscoli sono chiamati anche “muscoli dello shopping“. Il movimento tipico del “trascinamento”, infatti, rimanderebbe ad un bisogno “atavico” di prendere qualcosa e tenerlo per noi. Di conseguenza, la spesa sarebbe la “preda conquistata”. Il che comporta dunque l’impulso di mettere nel carrello molto più di quanto ci serva.
Insomma, da oggi per risparmiare, oltre al cervello, è necessario anche un corretto uso dei muscoli.