Non tutti sono a conoscenza del fatto che sul territorio italiano esistono tantissimi bunker, come quelli realizzati ai tempi del fascismo e oggi aperti al grande pubblico.
Lo scoppio della guerra in Ucraina, ha fatto riemergere nei cittadini un sentimento di terrore che sembra ormai poter fare parte del passato.
Basti solo pensare alla grande apprensione di questa notte, quando è stato annunciato l’attacco da parte delle milizie russe a una centrale nucleare. Attimi di terrore in cui molti hanno avuto paura di un incidente come quello che sconvolse per sempre la vita degli abitanti di Fukushima. Logico dunque che in preda a questa paura, siano aumentate nel nostro Paese le richieste di bunker.
Era capitato anche durante il primo lockdown una cosa del genere. Anche se in quel caso si era incrementata la richiesta di costruzione di piscine private. Adesso invece, la preoccupazione degli italiani riguarda la costruzione di rifugi antiatomici.
Il bunker costruito dalla famiglia reale dei Savoia
In Italia anche se molti non lo sanno esistono tantissimi bunker. Progetti storici, che nel bene e nel male hanno fatto la storia del nostro paese in momenti difficili, come ad esempio il ventennio fascista. C’è ad esempio il bunker costruito dalla famiglia Savoia, che si trova nascosto nel parco di Villa Ada nella capitale romana. È stato costruito agli inizi degli anni quaranta, quando la famiglia reale sabauda viveva nel terrore di una guerra militare aerea.
È un bunker ultra blindato e dotato di ogni tipo di comfort possibile. D’altronde, i Savoia non avevano in quel momento alcun problema di soldi. Questo rifugio è roma da tanto tempo aperto al pubblico e può essere visitato. Si tratta di un progetto che però è rimasto incompiuto e non ha terminato la sua costruzione, nonostante funzioni perfettamente.
I bunker realizzati da Benito Mussolini
Un altro bunker molto famoso è quello interno alla residenza di Benito Mussolini. Fu fatto realizzare per diretta volontà del Duce. È stato riaperto nel 2018 dall’amministrazione capitolina, e può dunque essere visitato. Insieme al bunker oltretutto, Mussolini fece anche costruire due rifugi antiaerei. Non è stato l’unico realizzato dal leader del regime fascista.
Un altro si trova ad esempio all’interno dei sotterranei di Palazzo Venezia. Possiede un’unica entrata di accesso e nessun segno sulle pavimentazioni. E questo significa che probabilmente non venne mai completato aggiungendo degli impianti elettrici. Stessa sorte per quello di Villa Adua. Un bunker che non vide mai la luce in quanto la sua costruzione venne interrotta dalla caduta del regime.
Anche la mafia ha realizzato dei bunker per sfuggire alle autorità
Il bunker Soratte, che si trova a una quarantina di chilometri da Roma, è forse uno dei più conosciuti dagli italiani. I lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1937. Il suo scopo era quello di diventare un rifugio antiaereo che fosse in grado di ospitare in caso di scontro bellico l’Alto Comando Supremo dell’esercito italiano. Di recente, anche questa struttura è stata aperta per poter essere visitata dal pubblico.
I rifugi atomici sono poi particolarmente presenti nel Nord Italia. Ci sono ad esempio vari rifugi antiaerei costruiti dalla quinta sezione dell’aeronautica militare. Anche perché, era prassi dei vari capi mafia costruirsi alcuni per sfuggire alle autorità. Uno dei più famosi è stato quello realizzato dal capo dei Casalesi Francesco Schiavone, conosciuto con il soprannome di Sandokan.
Al Nord poi sono presenti anche vari rifugi antiaerei costruiti dalla quinta sezione dell’aeronautica militare.