Congedo con legge 104: se si abita in un altro paese cosa si può fare? Il trucco c’è

Il congedo con legge 104 permette di assistere per due anni un familiare in situazione di disabilità grave senza perdere il lavoro. 

Infatti, è retributivo e coperta da contribuzione figurativa valida per la pensione. Ma per poter beneficiare del congedo ci sono requisiti precisi da rispettare.

Congedo con legge 104
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Tanti i dubbi su questa misura, abbiamo chiarito quando con il congedo con legge 104 bisogna rispettare l’orario di lavoro. Oggi esaminiamo come ottemperare al requisito di convivenza rispondendo al quesito di un nostro Lettore.

Il quesito: “Alla cortese attenzione dell’Esperto InformazioneOggi.it, sono docente scuole superiore e sono già in possesso della 104. Chiedevo se posso chiedere il congedo della 104 di 2 anni per assistere mia madre, anche lei ha la 104, comma 3.3. Ma io risiedo in un altro paese, come posso fare? In attesa di un vostro riscontro porgo i miei più distinti saluti.

Congedo con legge 104: requisito di convivenza

Uno dei requisiti vincolanti nel congedo straordinario di due anni retribuiti (D. L. n. 151 dell’anno 2001), è il requisito di convivenza con il familiare che si assiste. Oltre al diritto di priorità familiare, che può essere superato da familiare a familiare se l’avente diritto è mancante, affetto da patologie invalidanti o defunto.

Il requisito di convivenza si intende soddisfatto anche con la residenza temporanea o la coabitazione (stesso stabile due diversi appartamenti).

La residenza temporanea si può richiedere se si abita in due Comuni diversi ed è valida per solo dodici mesi. Scaduti i dodici mesi si trasforma in residenza principale. Per richiedere la residenza temporanea bisogna rivolgersi all’ufficio anagrafe del Comune dove si intende trasferirsi. Questa particolare residenza è concessa per studio, per salute, eccetera.

Quindi, lei potrebbe trasferire sua madre presso di lei chiedendo la residenza temporanea, però, può usare tale misura solo per dodici mesi. Poi, se vorrà fruire degli altri dodici mesi dovrà stabilire la residenza presso la sua abitazione. Il familiare disabile deve convivere con il lavoratore che lo assiste.

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