Ex Bonus Renzi, cambiano i criteri di accesso nel 2022: chi ne ha diritto

Ex Bonus Renzi, cambiano i requisiti di accesso per avere diritto alla misura. Vediamo nel dettaglio cosa ha stabilito il governo

Cambiamenti in vista per tutti i percettori del bonus Renzi. Il governo ha infatti deciso di modificare i criteri d’accesso riguardanti l’Isee.

Nell’ultima legge di bilancio, è stato infatti stabilito che questo non può superare la soglia dei 15 mila euro. 

Questa cifra rappresenta adesso il tetto massimo per accedere ai cento euro in busta paga. Viene così ridotta la soglia reddituale, che in precedenza si attestava invece sui 28 mila euro. 

Ex Bonus Renzi, quali detrazioni possono essere conteggiate

È importante inoltre ricordare come valore dell’immobile di proprietà e relative pertinenze, non rientrino nel calcolo per la determinazione del reddito. Questo particolare trattamento integrativo nato nel 2016 per volere dell’ex premier fiorentino, può essere corrisposta per una somma non superiore a 1.200 euro l’anno.

Le detrazioni che vengono prese in considerazioni come requisiti riguardano familiari a carico, ma anche i redditi da lavoro dipendente. Vi rientrano anche le spese sanitarie e i mutui agrari e immobiliari. Sono compresi anche gli interventi per il recupero del patrimonio edilizio. 

Bonus Renzi, quando è stato introdotto e perchè

Il bonus Renzi è conosciuto anche con il nome di bonus di 80 euro. Fu una misura fortemente voluta dall’ex premier fiorentino all’inizio del suo governo. Un modo forse per iniziare con un deciso cambio di passo un’esperienza iniziata male. Non bisogna infatti dimenticare che Renzi prese in quel momento il posto di Enrico Letta, che militava nel suo stesso partito.

La misura nelle intenzioni, si proponeva dunque di dare a tutti i lavoratori dipendenti un piccolo sostegno economico. È stato introdotto nell’Aprile del 2014 ed è rimasto tutt’ora in vigore. Si tratta però di un provvedimento che negli anni ha subito diverse modifiche. 

Bonus Renzi, esistono alcune eccezioni per chi supera i nuovi limiti Isee

Si era però stabilizzato ultimamente nella forma di un trattamento integrativo da 1.200 euro l’anno. Ed era stato anche successivamente esteso anche ai redditi fino a 28mila euro. Una scelta che evidentemente il governo Draghi non ha ritenuto più sostenibile. Da qui, la decisione di cambiare le soglie reddituali richieste e di abbassarli di quasi il doppio.

È importante però che i contribuenti italiani siano a conoscenza del fatto che, per la fascia di reddito che va tra i 15 e i 28 mila euro sono comunque previste delle eccezioni. E vi sono per cui alcuni cittadini che nonostante non rientrano più nei nuovi parametri Isee, possono comunque continuare a usufruirne.

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