Il vecchio conio torna prepotente ad illuminare gli occhi dei collezionisti assetati di rarità e gemme preziose. I dettagli.
Monete che restano impresse nell’immaginario collettivo che riescono in un solo colpo tra decenni di storia e di incondizionata fedeltà al ruolo assegnato ad entrare negli occhi e nel cuore dei collezionisti ed appassionati di tutto il mondo. Ci troviamo di fronte ad esemplari, in alcuni casi che hanno letteralmente scritto la storia, che hanno spalancato le porte del nostro paese al progresso, che oggi più che mai sono considerati autentici gioielli.
In quante occasioni abbiamo potuto considerare l’importanza ed il valore spesso inespresso di particolari tagli di monete. Parliamo della vecchia lira, parliamo del vecchio conio, di ciò che prima dell’arrivo della moneta unica europea, nel 2002 semplicemente caratterizzava, rapiva il quotidiano degli italiani. Ci troviamo dunque di fronte a qualcosa di letteralmente vivo e consistentemente avvertito in ogni italiano. Un patrimonio emotivo, di ricordi e sensazioni che oggi più che mai rivendica la sua dignità.
Il percorso di determinate monete sembra culminare per forza di cose in una sorta di apoteosi di celebrazione continua dello stesso esemplare. Alcune monete insomma non possono non arrivare a valere svariate migliaia di euro. Prendiamo spesso in considerazione esemplari che sono ad esempio stati coniati nell’immediato dopoguerra, parliamo dunque di un contesto estremamente delicato, contesto in cui ogni cosa poteva apparire in bilico e dopo di fatto si sono decise le sorti del nostro paese. Momento cruciale per la nostra Italia. Una testimonianza di quell’epoca, chiaramente acquisisce nel tempo un valore molto alto.
Vecchie lire, il piccolo gioiello è ancora in giro: la 5 lire delfino, meraviglia da 8mila euro
In questo caso, nel caso specifico della moneta protagonista di questo approfondimento abbiamo di fronte una autentica testimonianza di un periodo come detto cruciale per a storia del nostro paese. Facciamo riferimento ad un momento di interesse altissimo e chiaramente portarsi a casa un pezzo di quel contesto storicamente tanto valido e prezioso. La 5 lire denominata delfino rappresenta a tutti gli effetti un pezzo di recenre storia italiana, un percorso tortuoso e mai del tutto semplice, culminato in anni di boom economico.
L’esemplare in questione di 5 lire assume la denominazione particolare chiaramente facendo riferimento all’immagine riportata su una delle due facciate. Parliamo di un esemplare coniato per la prima volta nel 1951. 40milioni di copie per l’appunto prodotte quindi tutto sommato ci troviamo di fronte ad una moneta dal taglio abbastanza popolare. La versione coniata però nel 1956 assume tutt’altro contorno. Parliamo di un’annata molto particolare che ha determinato di conseguenza una considerazione dello stesso esemplare particolarmente elevata.
La moneta da 5 lire denominata delfino coniata nel 1956 vale oggi, in perfette condizioni di mantenimento circa 8mila euro, parliamo in ogni caso di un valore altissimo se si considera il taglio come detto molto popolare dell’oggetto in questione. Ad oggi collezionisti da ogni parte del mondo tramite il web le varie aste organizzate, ma non solo, provano a strappare quei pochi esemplari ancora rimasti in circolazione ai legittimi proprietari. Il web oggi offre opportunità mai avute a disposizione dai collezionisti di ogni angolo del pianeta.
La possibilità di avere descrizioni accurate, informazioni dettagliate sui vari oggetti messi in vendita. Immagini, catalogazione, valutazione, tutto e di più insomma. E poi lo shopping on line, la possibilità di partecipare ad aste organizzate dalle varie piattaforme. Da ogni parte del mondo è possibile partecipare a veri e propri eventi organizzati per discutere mettere in vendita pezzi d’alta collezione. 8mila euro per una moneta da 5 lire del 1956 possono sembrare tanti soldi ed in effetti lo sono.
Simbolicamente però questa moneta arriva a rappresentare aspetti che nemmeno si considerano di solito. Una vera e propria scheggia di storia, pezzo di paese del suo racconto che resterà domani e sempre immortale, custodito nella collezione di qualche appassionato.