Non fare scorta di benzina, ecco cosa rischi

Scorta di benzina, la crisi economica sta assumendo forme sempre più preoccupanti. Aumentano anche gli atti illeciti.

scorta di benzina
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Mentre ognuno di noi è in costante ansia per gli aumenti e deve trovare il modo di far fronte alle spese, altri avvenimenti rischiano di “completare il cerchio”. Il momento storico è davvero molto “intenso”, tanto per usare un eufemismo, e anche il Premier Draghi ha manifestato preoccupazione in più di un intervento. Il fatto è che se anche sono in dirittura d’arrivo decreti che aiuteranno famiglie e imprese, nel mentre è puro “caos”.

Lo denuncia (anche) Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che come suggerisce il nome è un ente attivo nella tutela dei cittadini. Ma cosa sta succedendo di preciso? Ecco le novità.

Non fare scorta di benzina, ecco quello che potrebbe succederti

Le Forze di Polizia hanno notato un aumento esponenziale dei furti di carburante. Se finora si trattava di episodi spiacevoli, sì, ma piuttosto marginali, oggi la situazione è preoccupante. E non è difficile capire il perché. Qualcuno, per “disperazione” potrebbe pensare di rubare la benzina all’auto del vicino di condominio. Si fa per dire, naturalmente. Non vi sono scusanti, questo sia chiaro, perché stiamo parlando di furto. Le persone perbene non fanno così, anche se oggi, coi prezzi alle stelle di gasolio e benzina, forse un “pensierino” qualcuno ce l’ha fatto. In realtà, sono i malviventi più esperti che stanno approfittando del momento critico. E rubano per rivendere la benzina  illegalmente. I più esperti riescono a non lasciare nessuna traccia, e la povera vittima rischia di non capire nemmeno perché ha il serbatoio vuoto.

La Legge, ovviamente, punisce queste azioni criminali e anche pesantemente, perché rientrano nel tipo di reati “aggravati”. Secondo quanto recita l’articolo 625 del Codice Penale, infatti, chi viene “pizzicato” a rubare carburante da un veicolo rischia una pena da 2 a 6 anni e multe salatissime da 927 a 1.500€.

C’è da dire, però, che chi viene trovato in possesso di carburante e non fornisce una spiegazione credibile rischia nientemeno che l’accusa di ricettazione: un reato che è punito anche col carcere da 2 a 8 anni e con una multa che può andare dai 516 ai 10.329€.

Viene da pensare a quante volte abbiamo acquistato del carburante e l’abbiamo messo nelle taniche, per rifornire l’auto che magari era rimasta “a secco”. Di questi tempi, visto l’aumento dei furti e le Forze di Polizia che – giustamente – sono all’erta, forse è meglio cautelarsi in altro modo e controllare prima di partire se c’è da fare il pieno.

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