La guerra in Ucraina ha creato anche nel nostro paese una corsa a fare scorte alimentari in molte città d’Italia. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.
La guerra in Ucraina sta purtroppo portando le sue prime conseguenze anche in Italia.
Se da un lato non si può che essere vicino al popolo ucraino, vera vittima di questo scontro, dall’altro non si può nemmeno trascurare la difficile situazione a cui ci stanno portano le sanzioni contro la Russia. Gli scioperi di categoria in Italia, contro l’aumento dei prezzi del carburante, sono appena iniziati.
Corsa ai supermercati, l’Unicoop di Firenze introduce delle limitazioni
Molti cittadini iniziano ad avere paura, ed è iniziata una vera e propria corsa a fare scorte alimentari. La situazione è diventata così caotica, che ad esempio Unicoop di Firenze ha deciso di fissare dei limiti di acquisto per alcuni prodotti. Parliamo dell’olio di semi di girasole, farina e zucchero. Una semplice preoccupazione, come ha spiegato l’azienda in un comunicato ufficiale. Un modo per provare a frenare la corsa disperata agli alimenti da parte di alcuni cittadini.
Per questo è stato stabilito che nel punto di vendita fiorentino, ogni persona potrà acquistare fino a un massimo di quattro unità di questi prodotti. Limitazioni del genere si stanno verificando anche in altri comuni d’Italia. A Ventimiglia, ad esempio, è stato imposto un limite di massimo cinquanta litri per l’olio di semi. Perché proprio questo prodotto? Il motivo è semplice.
L’Italia importa dall’Ucraina l’80 per cento dell’olio di semi di girasole
L’Italia importa dall’Ucraina circa l’80 per cento complessivo di olio di semi di girasole. Se la situazione non si risolve, il nostro paese si troverà di fronte a delle scelte difficili. Che però al momento possono risultare meno drammatiche di quanto si possa pensare in un primo momento. Non bisogna infatti dimenticare che al momento il nostro paese esporta circa il 50 per cento di quello che produce.
Prodotti da forno, pasta, frumento. Se le cose dovessero farsi difficili si potrebbe anche mettere fine per il momento a queste esportazioni. E questa è anche l’idea di cui discute al momento il Ministero dello Sviluppo Economico. Da settimane infatti, il ministro Giorgetti riflette su un blocco totale dell’export.
Corsa ai supermercati, Coldiretti avverte il governo: serve strategia di autosufficienza
L’associazione Coldiretti ha ufficialmente invitato il governo a riflettere su delle nuove strategie alimentari. Mai come in questo momento infatti, è diventato importante iniziare a ragionare in termini di autosufficienza. E questo non è un’esigenza connessa all’inizio della guerra in Ucraina. Già prima del conflitto, ad esempio, il prezzo dei cereali era cresciuto molto.
Un aumento dovuto al fatto che la Cina aveva d’improvviso scelto di ridurre le esportazioni, al fine di creare delle scorte sul territorio.La Coldiretti fa anche notare che nel nostro paese, ci sono migliaia di terreni abbandonati. E questo è il momento storico per ricominciare a pensare di recuperarli e destinarli ad un’agricoltura fatta di autosufficienza e sostenibilità.