La Guerra in Ucraina, e le sue conseguenze economiche, hanno portato gli italiani a una folle corsa ai supermercati su alcuni prodotti alimentari. Vediamo nel dettaglio.
La guerra in Ucraina sta già portando nel nostro paese le prime conseguenze economiche. Già ieri sera si è registrata una corsa ai supermercati nel Nord Italia per quanto riguarda farina, olio di semi e zucchero. Inoltre, sparisce anche il pesce dai supermercati.
Il motivo è semplice. A causa dello stop alle esportazioni da alcuni paesi dell’est Europa, molti cittadini hanno paura adesso di non trovare più questi prodotti.
Prodotti alimentari, l’80 per cento dell’olio di semi di girasole viene dall’Ucraina
Questo perché ad esempio circa l’80 per cento dell’olio di semi di girasole proviene da Kiev. A questo poi si aggiungono gli scioperi annunciati in questi giorni dai pescatori e dagli autotrasportatori, a causa dei rincari record sul carburante. Già ieri nella Capitale i banchetti del pesce erano vuoti, ad eccezione di quelli di piccola taglia. E la questione della mancanza dell’olio di semi nel nostro paese non deve essere sottovalutata.
L’allarme è stato lanciato in tal senso anche dall’Associazione Italiana dell’Industria Olearia. Entro la fine del mese infatti rischiamo di esaurire le scorte. Non bisogna dimenticare che sono tantissimi i prodotti venduti nel nostro paese che vengono lavorati con questo prodotto. I produttori sono stati messi in una situazione molto difficile, e non sappiamo ancora come finirà.
L’avvertimento della Coldiretti
La Coldiretti ha spiegato che è proprio questo il motivo per cui molti allevatori in Toscana hanno deciso di razionare persino l’alimentazione degli animali. Per il momento questo rischio sembra lontano, ma i risvolti di non poter più garantire gli alimenti destinati agli animali dall’allevamento possono diventare devastanti. È importante però che i cittadini non vadano nel panico.
Al momento infatti, la corsa ai supermercati italiani a cui stiamo assistendo in questi giorni, è dettata più dalla paura che da un pericolo reale. Il problema è che, seguendo questa ansia, si genera comunque una crisi. proprio a causa di questo comportamento anomalo dei consumatori, l’Unicoop di Firenze è stata ad esempio costretta a razionare l’acquisto di farine e olio di semi.
Nel punto di vendita fiorentino infatti, è possibile al momento acquistare fino ad un massimo di quattro unità di questi prodotti. La stessa cosa sta accadendo anche in Sicilia, dove molti supermercati hanno segnalato una vera e propria corsa all’acquisto di farina che ha ben presto svuotato tutti gli scaffali.