Secondo alcuni studi, la vitamina D3 aumenterebbe l’immunità nelle persone. Inoltre, la vitamina D è fondamentale per le ossa.
In linea generale, tutti quanti noi conosciamo l’importanza della vitamina D per la nostra vita. Essa aiuta a metabolizzare il calcio, fondamentale per le nostre ossa. Ma è importante anche per il sangue, donandogli un giusto equilibrio dei livelli di fosforo e di calcio.
Inoltre, una minore assunzione della suddetta vitamina potrebbe portare, al contrario, a conseguenze davvero spiacevoli. Alcuni esempi è la formazione di malattie di tipo infiammatorio e cardiovascolari. Una carente presenza di vitamina D rende più facili la formazione di fratture e la generazione del cancro. A tal proposito, un altro studio si è interessato sul legame tra quest’ultimo e l’assunzione di carne. Comunque sia, la vitamina D si scinde in altre due. La prima è la vitamina D2, chiamata anche ergocalciferolo e trovabile nei funghi. La seconda, invece, è la vitamina D3, conosciuta anche come colecalciferolo, rintracciabile nei prodotti animali e prodotta dalla nostra pelle quando è esposta al sole.
Vitamina D3 vs vitamina D2
Secondo una ricerca scientifica, pubblicata sulla rivista “ScienceDirect”, ci sarebbe un risvolto positivo anche per combattere la depressione. In pratica, le due vitamine insieme hanno risvolti positiva sulla malattia.
Ma c’è un’altra ricerca di cui vogliamo parlare la quale si è proprio concentrata sulla differenza tra le due forme di vitamina D. Lo studio è stato pubblicato su un’altra rivista scientifica, ovvero “The bmj”. Secondo quanto riportato nel testo, la vitamina D3 consente alle persone di godere di una migliore immunità anche se gli effetti sono diversi in base all’etnia. Sempre nella stessa ricerca, è emerso come una maggiore assunzione della suddetta vitamina riduca sensibilmente la mortalità per motivi legati al cancro rispetto alla vitamina D2.
Chi è la più potente delle due? Lo studio
Un altro studio pubblicato su “Frontiers in Immunology”a favore della vitamina D3, invece, ha sottolineato come la stessa aumenti maggiormente i livelli di vitamina D rispetto alla D2. Inoltre, gli scienziati hanno verificato come le due colpiscano in maniera differente i vari gruppi etnici. Nello specifico, è emerso come questa generi un miglioramento nel sistema immunitario dei bianchi, a differenza della D2.
L’esperimento ha visto impegnate ben 335 donne diverse tra di loro. Alcune, infatti, erano di origine asiatica, altre, invece, di origine europea. Le stesse sono state divise in tre gruppi e sono state osservate per 12 settimane. Un primo gruppo ha ricevuto un placebo, un secondo gruppo 15 microgrammi di vitamina D3 e un terzo gruppo la stessa quantità di vitamina D2. La somministrazione di tali sostanze avveniva quotidianamente ogni giorno. Una volta terminato il tempo di studio, sono emersi importanti risultati.
Il gruppo a cui sono stati somministrati i 15 microgrammi di vitamina D3 ha visto un aumento del 59% e del 116% dei livelli di vitamina D. Questo, rispettivamente nelle donne di origine asiatica e bianca. Intanto, nel gruppo che ha ricevuto il placebo ogni giorno, sono diminuiti i livelli di vitamina D3 del 23% e del 29%. Infine, nel terzo gruppo, ovvero quello che ha ricevuto la vitamina D2, ha visto un calo della vitamina D3 del 52% e del 53%.