Pensione dipendenti pubblici con legge 104: 2 possibilità da non sottovalutare

I dipendenti pubblici con disabilità non possono accedere alla pensione di invalidità, ma possono fruire di due possibilità di pensionamento anticipato. 

In base al comparto di appartenenza cambiano i requisti, con l’entrata in vigore della riforma previdenziale di Lanfranco Dini (dal 1996), ai lavoratori statali è data la possibilità di entrare nel perimetro di pensione di inabilità assoluta e permanente per qualsiasi attività lavorativa. Analizziamo nel dettaglio quando i dipendenti pubblici possono uscire prima dal lavoro per legge 104.

Pensione dipendenti pubblici con legge 104
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Una Lettrice pone agli Esperti di InformazioneOggi, il seguente quesito: “Sono un’assistente amministrativa a cui  è  stata diagnosticata la malattia di Alzheimer, attualmente in servizio ma con difficoltà ad espletare tutti i compiti lavorativi. Ho quasi 58 anni e 18 anni di ruolo  più quasi 8 anni di preruolo.
Vorrei sapere a quanto potrebbe ammontare la pensione se lasciassi il servizio
Grazie T.

Prima di addentrarci sulle possibilità di pensionamento, un piccolo chiarimento sui contributi preruolo e la loro efficacia ai fini pensionistici.

Pensione dipendenti pubblici: contributi preruolo e invalidità

Le carriere per il personale del comparto scuola, molto spesso si presentano in modo discontinuo. Il servizio prestato dal dipendente pubblico prima del suo inserimento nel ruolo ordinario “preruolo”, può essere prestato in scuole statali o paritarie. In effetti, per la ricostruzione della carriera bisogna presentare domanda nel caso il servizio è prestato presso scuole paritarie. Mentre, se il servizio preruolo è stato svolto presso una scuola pubblica, i contributi sono accreditati direttamente presso l’ex Inpdap, e sono sommati automaticamente ai contributi accreditati di ruolo.

In riferimento all’impossibilità di svolgere le mansioni lavorative a causa di una patologia invalidante, come l’Alzheimer, esiste la possibilità di uscire dal lavoro con la pensione di inabilità lavorativa o con l’Ape Sociale se sarà rinnovata per i prossimi anni.

Per la pensione di inabilità per i dipendenti pubblici, compreso il comparto scuola, esistono due tipi di pensioni collegate alla disabilità.

Inabilità permanente

Se la patologia invalidante incide sulle mansioni lavorative assegnate, ed è accertata da una Commissione Medica INPS, l’Amministrazione deve procedere all’assegnazione di una mansione più consona alla patologia del dipendente. Nel caso in cui non sia possibile collocare il lavoratore in altra mansione, per le patologie di cui è affetto, si passa al pensionamento.

Il dipendente a prescindere dall’età anagrafica può essere collocato in pensione se rispetta determinati requisiti contributivi. Nello specifico, servono 14 anni 11 mesi e 6 giorni di servizio.

Inoltre, ci sono differenze tra i diversi comparti della Pubblica Amministrazione servono non meno di quindici anni di contributi. Per i dipendenti dello Stato e del comparto di sicurezza e difesa, necessitano quindici anni di contributi di cui almeno dodici effettivi. Nel comparto di sanità ed Enti locali, i contributi non possono essere inferiori a venti. Infine, per i casi di disabilità gravissima, per tutti i comparti servono almeno tre anni nei cinque anni precedenti la presentazione della domanda (legge 335/1995 e legge 222/1984).

Inabilità totale

Se il dipendente è riconosciuto inabile al lavoro con inidoneità assoluta (dispensa dal servizio ai sensi) ai sensi del DPR n. 171/2011, se ha maturato almeno 15 anni di servizio, o nello specifico, 14 anni 11 mesi e 6 giorni, ha diritto alla pensione di inabilità totale. Per il comparto della scuola, il lavoratore o la scuola, può presentare richiesta di verifica dell’accertamento di disabilità di prosecuzione del servizio, alla Commissione Medica di Verifica.

Dall’avvenuta dispensa dal servizio è riconosciuta ai lavoratore con una percentuale invalidante superiore al 74%, la maggiorazione di cinque anni massimo di contribuzione. Questa maggiorazione è utile sia ai fini del diritto sia alla misura della pensione. In pratica, dal riconoscimento del 74% di invalidità per ogni anno di servizio prestato spettano, spetta la maggiorazione contributiva di due mesi, per un massimo di cinque anni complessivi. Il limite massimo di contribuzione contribuisce alla formazione del tetto massimo di 40 anni.

Conclusioni

Abbiamo esposto le possibilità che la normativa prevede per il settore pubblico, compreso il comparto scuola. Per sapere quanto sarà l’importo dell’assegno pensionistico si deve rivolgere ad un Patronato e chiedere la simulazione dell’assegno in base al valore dei contributi versati.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, inviala alla mail: esperto.informazioneoggi@gmail.com

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