Gli Omega-3 sono realmente indispensabili per la prevenzione da malattie cardiovascolari? Un accurato studio ha messo in discussione i reali benefici di tali acidi.
Gli Omega-3 sono degli acidi grassi polinsaturi presenti in molti alimenti, come pesce, crostacei, frutta secca, semi (girasole, lino, canapa). Sono essenziali, perché è necessario assumerli tramite l’alimentazione.
Alcuni importanti studi, tuttavia, hanno confermato che l’assunzione continuativa di tali sostanze non apporta reali benefici in tema di prevenzione delle malattie cardiovascolari, di riduzione della possibilità di infarti ed ictus, di abbassamento dei valori di colesterolo e trigliceridi.
I falsi miti sugli Omega-3
Per anni, i medici hanno pubblicizzato gli acidi grassi Omega-3 come validi alleati nella lotta alle malattie cardiache.
Uno studio pubblicato su Cochrane, tuttavia, ha evidenziato la mancanza di elementi scientifici che ne attestino l’effettivo giovamento per la salute in relazione a:
- diminuzione del rischio di malattie cardiovascolari;
- difesa dalla formazione di coaguli di sangue;
- prevenzione e cura del diabete;
- riduzione della probabilità di ammalarsi di cancro.
Riduzione delle malattie cardiovascolari
Il Professore Shahidi ed il Professore Ambigaipalan hanno condotto una ricerca confrontando i dati relativi all’assunzione di Omega- 3 con l’incidenza di malattie cardiocircolatorie, come morte improvvisa, infarti ed ictus, in pazienti privi di patologie pregresse.
Lo studio, dal titolo “Acidi grassi Omega-3 e malattie cardiovascolari”, è stato pubblicato su NIH.
Gli scienziati hanno analizzato oltre 800.000 volontari, appurando che, nonostante la capacità di diminuire i livelli di trigliceridi nel sangue, di LDL (cd. colesterolo “cattivo”) e di abbassare la pressione sanguigna, tuttavia, tali acidi non hanno impedito la morte per problemi cardiaci.
Prevenzione della formazione di coaguli di sangue
Gli integratori di Omega-3, spesso, sono stati somministrati per ridurre l’aggregazione delle piastrine e, dunque, evitare la formazione di coaguli di sangue.
Non ci sono, tuttavia, sufficienti prove scientifiche a sostegno di tale tesi.
Prevenzione e cura del diabete
Nel 2019 la rivista NIH ha pubblicato uno studio intitolato “Omega-3, Omega-6 e grassi polinsaturi per la prevenzione ed il trattamento del diabete mellito di tipo 2: revisione sistematica ad analisi di studi randomizzati e controllati”. In esso è stato puntualizzato che l’assunzione di tali acidi non ha effetti sull’insulina a digiuno, sull’insulinoresistenza e sull’emoglobina glicosilata, nei pazienti affetti da diabete di tipo 2 e da sindrome metabolica.
Riduzione del rischio di cancro
Studi recenti hanno smentito anche precedenti ricerche in base alle quali gli Omega-3 avessero effetti positivi sulla riduzione delle complicazioni legate al cancro. Ad oggi, infatti, è evidente solo una leggera azione di sostegno per i pazienti che presentano perdite di peso, derivanti da tali patologie.
Conclusioni
Gli acidi grassi polinsaturi Omega-3 sono sostanze fondamentali per il nostro organismo ed, in particolare, per le membrane cellulari, come il cervello. Per tale motivo, sono stati a lungo, oggetto di studi da parte di scienziati e ricercatori. I risultati, tuttavia, sono sempre stati poco convincenti e contrastanti tra loro.
Senza alcun dubbio, è possibile sostenere le loro capacità antinfiammatorie e di riduzione del colesterolo, della pressione sanguigna e degli episodi depressivi.
Nonostante ciò, il consumo di Omega-3 non comporta una diminuzione certa del rischio di malattie cardiache (come infarti o ictus), di diabete o di formazione di coaguli nel sangue.
(Le informazioni presenti nell’ articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.)