Pensioni: in anticipo e anche più ricche, la novità di aprile 2022

Il mese di marzo porta con sé tante buone notizie, oltre alla fine dell’emergenza. Sono previsti, infatti, assegni delle pensioni più ricchi. Ecco per chi.

pensioni
Adobe Stock

Ancora una volta le pensioni (anche d’invalidità) verranno erogate il mese precedente a quello di competenza. Questo avviene fin dal 2020, quando fu presa questa misura per evitare assembramenti alle Poste. Almeno l’importo di aprile sarà pagato verso la fine di marzo, anche se rimane il dubbio sulla mensilità successiva. Ciò a causa della fine dello Stato di Emergenza, previsto appunto per il 31 marzo.

Pensioni, chi riceverà un assegno più “ricco”

Ad ogni modo, intanto godiamoci gli aumenti previsti. Grazie all’entrata in vigore delle novità inerenti la Riforma Fiscale approvata a ottobre 2021. Alcuni percettori potranno beneficiare di assegni più ricchi, grazie alla rimodulazione degli scaglioni IRPEF e all’adeguamento al costo della vita, che già ha innalzato gli importi dell’1,7%.

La legge di Bilancio 2022 ha introdotto “importanti novità nel metodo di calcolo dell’IRPEF, delineato nel TUIR, in base al quale l’imposta lorda è determinata applicando al reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili, aliquote diverse per scaglioni di reddito: fino a 15.000€, il 23%; da 15.000 a 28.000€, il 25%; da 28.000 e fino a 50.000€, il 35%;
infine, oltre 50.000€, il 43%.”
Per quanto riguarda le detrazioni, ecco come verranno contemplate a seconda della fascia di reddito di appartenenza. “La detrazione base dagli attuali 1.880 passa a 1.955 euro per le pensioni fino a 8.500 euro. Per le pensioni tra gli 8.500 e i 28mila euro la detrazione compete nella misura di 700 euro. Per le pensioni tra i 28mila e i 50mila euro spetta una detrazione di 700 euro moltiplicato per il rapporto tra l’importo di 50mila euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 22mila euro. Per i redditi da pensione compresi tra 25mila e 29mila euro la detrazione viene aumentata di 50 euro.”
Infine, il 100% dell’inflazione viene concessa per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo (2.062€). Si passa poi al 90% in caso di pensioni da 2 a 5 volte il trattamento minimo. Infine, il 75% se la pensione è superiore a 5 volte il trattamento minimo.

Che fine farà l’ex Bonus Renzi?

Chi ha un reddito da lavoro dipendente fino a 15.000€ (con alcune eccezioni fino a 28 mila) continuerà a percepire i 100€ ogni mese del Bonus Renzi. Rimane tutto uguale anche per chi prende la NaspI. Al di sopra dei 15.000€ e fino ai 28.000, il bonus viene sì erogato, ma solamente “se la somma delle detrazioni fiscali spettanti non supera l’imposta lorda dovuta“.

Gestione cookie