Papa Francesco comunica ai fedeli di ricordare questa data, il 25 marzo 2022. Cosa accadrà e perché è importante per scongiurare la fine del mondo.
La profezia di Fatima, la fine del mondo, la decisione di Papa Francesco, tutti eventi che potrebbero collegarsi se la situazione non dovesse cambiare.
La guerra in Ucraina è un segnale forte che porterà alla fine del mondo se la Russia non si dovesse convertire. E’ quanto annunciato da Papa Francesco prima di comunicare ai fedeli gli eventi del prossimo 25 marzo. Una data importante che si legherà ad eventi passati della tradizione cristiana dal significato forte e spaventoso. Il contesto in cui stiamo vivendo lascia presagire conseguenze catastrofiche per l’umanità e le parole di Papa Francesco non aiutano ad affrontare il prossimo futuro con maggiore serenità. Eppure proprio la storia insegna che l’ira di Dio può essere placata. Scendiamo nei dettagli e scopriamo cosa accadrà a breve.
Papa Francesco, cosa accadrà il 25 marzo
Il prossimo 25 marzo Papa Francesco presiederà la Celebrazione della Penitenza alle ore 17 nella Basilica di San Pietro. Durante il rito, procederà con la consacrazione della Russia e dell’Ucraina all’immacolato Cuore di Maria. Contemporaneamente, lo stesso gesto verrà compiuto a Fatima dal cardinale Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità inviato dal Santo Padre. Il villaggio di Fatima non è stato scelto casualmente. Nel 1917 la Madonna è apparsa in seguito allo scoppio della Rivoluzione Sovietica. Le parole pronunciate all’epoca sono state quelle di una profezia apocalittica.
“Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre“. I tre pastorelli Lucia, Francisco e Giacinta che hanno ascoltato le parole della Madonna hanno riportato anche un altro messaggio che offre speranza all’umanità.
Le condizioni per evitare la fine del mondo
La storia della Bibbia testimonia che la rabbia di Dio può essere placata rispettando alcune condizioni. Con riferimento a questa possibilità e alla profezia apocalittica pronunciata dalla Madonna a Fatima occorre considerare una seconda parte del messaggio ascoltato dai tre pastorelli.
“Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati“. Molti cattolici, da allora, si accostano all’Eucarestia per cinque volte consecutive il primo sabato di ogni mese. La consacrazione, invece, ha trovato vari ostacoli nel corso della storia. Si pensi al periodo del comunismo e al timore che anche una sola preghiera potesse far attuare all’URSS la minaccia di spedire tutti i cristiani in Siberia nel Gulag. Chi ha letto Dostoevskij sa che ciò significava una vita all’inferno fino a morte certa.
Fatima e la sua profezia è stata richiamata più volte con il passare del tempo. Papa Giovanni Paolo II pensò di essere sopravvissuto all’attentato del 13 maggio 1981, stesso giorno e mese della prima apparizione ai pastorelli, perché la Madonna deviò la pallottola. Ora è la volta di Papa Francesco chiamare in causa la Regina del Rosario dopo la richiesta di un intervento da parte dei vescovi ucraini. Il timore è che si possano avverare le conseguenze previste qualora la Russia non accettasse la conversione “spargerà i suoi errori nel mondo, promovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martorizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire e varie nazioni saranno distrutte“. L’unico segno di speranza è proprio la consacrazione della Russia al suo Cuore fatta dal Santo Padre. Solo così potrà nascerà un periodo di pace per il mondo intero.