Le notizie della settimana riguardano la salute, e vanno dalla nuova variante Omicron all’allarme lanciato da Conad.
La notizia di possibili nuove varianti Omicron preoccupa i cittadini, intanto, aumentano i contagiati. Colpiti maggiormente i bambini con nuovi sintomi.
A preoccupare anche la ricerca sulle tisane e tè effettuata da uno studio francese e l’allarme lanciato da Conad su prodotti contraffatti. Vediamo di cosa si tratta.
Nuova variante Omicron
Gli scienziati studiano hanno rilevato una subvariante BA.2 che sembrerebbe più contagiosa rispetto alle altre varianti. Anche se la comunità scientifica è combattuta sulle conseguenze che potrebbero derivare dalla nuova variante. Nello specifico, si studia l’efficacia della copertura vaccinale. Abbiamo racchiuso tutte le informazioni qui: “Omicron: nuove varianti che fanno paura, ci sono dubbi sui vaccini“. Inoltre, è stato rilevato un nuovo sintomo derivante da Omicron che colpisce i bambini.
Conad: allarme prodotto manomesso
Il supermercato Conad di Pozza di Fassa, in provincia di Trento, ha pubblicato un comunicato che ha allarmato la popolazione. Si tratta della manomissione di un prodotto molto utilizzato dalle famiglie italiane, da grandi e piccini. Leggi qui la notizia completa: Al Conad è allarme per un prodotto manomesso: “Restituitelo subito”
Tè al veleno: cosa succede?
Non finiscono le preoccupazioni, sotto il mirino di una rivista francese, le tisane e tè con sostanze “velenose” all’interno. Sono state esaminate 48 prodotti a base di erbe. Circa 16 sono risultate con sostanze velenose all’interno. In particolare sono contaminati i tè verdi o neri, e la maggior parte degli infusi a base di verbena. Sono risultati senza pesticidi sono i te biologici. Nella rivista francese si legge, che quasi tutti i tè verdi sono contaminati. Qui, puoi trovare le marche incriminate: “Tazza di Tè “al veleno”: cosa hanno trovato in 48 prodotti di marca“
(Le informazioni presenti nell’ articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi).
