Il Canone Rai è una tassa, e non per modo di dire. Ecco cosa succede se non si paga, in quanto tributo da versare allo Stato.
Pagare il Canone Rai è una di quelle cose, come il Bollo Auto, che agli italiani piace sempre meno. Fino a qualche anno fa, neanche pochi a dire il vero, la Rai era l’unico “fornitore” di contenuti e sovvenzionato dai cittadini. Forse qualcuno si ricorda che, a differenza di emittenti private, non esisteva (o quasi) la pubblicità. I canali privati, invece, traevano risorse proprio dagli sponsor. Un giorno, però, la pubblicità è arrivata anche in Rai, ma la tassa ha continuato a dover essere pagata.
Ora, anche senza voler contestare (sarebbe inutile e controproducente) il fatto che se una tassa va pagata, va pagata e basta, è anche vero che il mondo è cambiato. Oltre alla Rai e ai canali Mediaset, tanto per citare i più famosi, esiste una miriade di distributori di contenuti in streaming. Che fanno pagare, giustamente, il servizio offerto. La differenza sta proprio lì, però: l’utente può scegliere se fruire di un servizio e pagarlo. Il Canone Rai, invece, non è il pagamento per un servizio, ma una tassa. Da qui, l’insoddisfazione dei cittadini. Perché il Canone va pagato anche se non si guarda la televisione.
Canone Rai in bolletta
Per contrastare l’evasione di questa tassa, poco tempo fa il Governo ha deciso di inserirla direttamente nella fattura della Luce. Ancora una volta, senza contestare in alcun modo la pretesa della tassa, bisogna ammettere che questa misura ha portato un po’ di confusione. Il fornitore di energia, infatti, non si assume la responsabilità dell’utente che non paga il Canone. Fa solo “da tramite”. In teoria, un cittadino può decurtare dal totale della bolletta i 9€ mensili e pagare solo il consumo di Luce. Ovviamente in questo caso diventa un vero e proprio evasore fiscale. Ma, quantomeno, non gli verrà staccata la corrente. Perché il fornitore di energia non può farlo.
Canone Rai, ma cosa succede a chi non lo paga?
Essendo il Canone appunto una tassa, e non una scelta sull’acquisto di un servizio, chi non lo paga va incontro a sanzioni. E al procedimento che viene perpetrato a chiunque non paghi le tasse. Si può anche andare incontro al penale. Questo perché, se non si vuole pagare il Canone, bisogna fare una dichiarazione esplicita e formale all’Agenzia delle Entrate, in cui si afferma di non possedere un televisore adatto alla ricezione dei canali.
L’unico modo, infatti, per non essere obbligati a pagare la tassa è non avere un apparecchio idoneo a ricevere e trasmettere dalle frequenze usate dalle emittenti. In pratica, solo chi ha un Monitor da Pc e guarda Netflix o similari, e non possiede Tv e decoder, può dichiararsi esente. Se si prova a dichiarare il falso, però, giustamente la Legge non concede sconti. Applica gli “articoli 75 e 76 del DPR n. 445 del 2000, ai sensi dei quali chiunque rilascia dichiarazioni non vere, forma atti falsi o ne fa uso è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia, nonché decade dai benefici eventualmente concessi“.
Di conseguenza, chiunque non paghi e/o dichiari il falso per non versare la tassa, rischia molto grosso. La sanzione per il mancato pagamento può arrivare anche a più di 500€. Dunque non c’è scampo, il Canone Rai, per quanto “odioso” sia, va pagato. Oppure, si può decidere di buttare via il televisore e guardare solamente Internet e i contenuti in streaming.