Se si inserisce il Reddito di cittadinanza nell’ISEE, si corre il rischio di perdere, in tutto o in parte, tale sostegno? Questo è uno dei dubbi più ricorrenti tra i percettori.
Tre le perplessità più diffuse sul Reddito di Cittadinanza, ci sono quelle che riguardano la possibilità che debba essere dichiarato e se sia considerato ai fin dell’ISEE. Molti percettori, infatti, si sono chiesti se il valore ISEE risultasse maggiore proprio in virtù del sostegno percepito negli anni precedenti e se, dunque, il RdC facesse reddito.
C’è ancora, purtroppo, confusione su alcuni aspetti relativi a tale beneficio economico, sia da parte di chi intende richiederlo, sia da parte di chi già lo percepisce.
In cosa consiste il Reddito di Cittadinanza
Il Reddito di Cittadinanza è un sussidio economico, erogato mensilmente e per un periodo continuativo di 18 mesi, in aiuto di coloro che hanno un reddito al di sotto della soglia di povertà. Per godere di tale misura, infatti:
- bisogna possedere un ISEE inferiore a 9.360 euro;
- avere un patrimonio immobiliare inferiore a 30.000 euro;
- avere un patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro in caso di un solo componente del nucleo familiare, di 8.000 euro nel caso di due componenti e di 10.000 euro nel caso di tre o più componenti;
- è necessario che nessun componente del nucleo familiare possegga autoveicoli immatricolati per la prima volta nei 6 mesi antecedenti la domanda di RdC.
Il Reddito di Cittadinanza menzionato nell’ISEE cosa comporta?
La maggior parte dei cittadini nutre dubbi in relazione al rapporto tra RdC e compilazione del modello ISEE. La preoccupazione, però, è del tutto infondata. Il decreto legge n. 4 del 28 gennaio 2019 (istitutivo del beneficio), infatti, specifica che tale sostegno economico deve essere inserito nell’ISEE, ma non fa reddito ai fini IRPEF. Va, infatti, dichiarato proprio nella sezione relativa ai redditi esenti dall’IRPEF, come tutti gli altri benefici assistenziali.
La stessa norma, inoltre, prevede che, quando si accerta la sussistenza del diritto al RdC, dall’ISEE si sottrae proprio l’importo eventualmente percepito. Anche gli attuali beneficiari del Reddito di Cittadinanza, dunque, potranno presentare nuova domanda per l’anno successivo. Un aumento dell’ISEE, infatti, avrà eventualmente incidenza solo sul diritto ad altri benefici economici.
Che cos’è l’ISEE Corrente e quando deve essere presentato
L’ISEE Corrente è un ISEE aggiornato dei redditi e dei trattamenti degli ultimi 12 mesi. Ha, infatti, lo scopo di rendere noto il valore ISEE rispetto alla situazione riferita dall’ISEE ordinario nei due anni precedenti.
Per richiedere l’ISEE Corrente, però, è necessario che ci sia stata:
- una variazione della situazione lavorativa o della percezione di indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali;
- una modifica superiore al 25% del reddito complessivo
Il Modello ISEE Corrente ha una validità di 6 mesi, a meno che non intervengano successive modifiche. Se, infatti, durante il periodo di validità dell’ISEE Corrente, un appartenente al nucleo familiare dovesse, ad esempio, trovare un nuovo impiego o godere di determinati benefici economici rilevanti ai fini dell’IRPEF, bisognerà presentare un nuovo ISEE, entro due mesi dalla modifica.