Metaverso, arriva il primo robot avatar: che cosa è capace di fare

Metaverso, in Italia è stato creato il primo modello di robot avatar. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e come è stato possibile realizzarlo. 

Un robot avatar che ci permetterà di visitare mostre che si trovano a migliaia di chilometri di distanza, interagendo con chi è presente.

robot avatar metaverso
Pixabay

Questo è il risultato della creazione del primo robot sperimentale che a breve diventerà il nuovo protagonista del metaverso ideato da Zuckerberg. Il robot è stato progettato nel nostro paese dall’istituto italiano di tecnologia di Genova. 

Metaverso, il primo robot avatar è stato creato in Italia

Si è trattato di un test per fare il turista da remoto. Il robot infatti che era fisicamente presente nel luogo, invia le percezioni che raccoglie sotto forma di informazioni  grazie a dei guanti a una tuta sensoriale. Questo permette al suo avatar, ovvero noi umani, di provare una sensazione molto realistica di toccare gli stessi oggetti toccati in quel momento dal robot.

L’esperimento è stato presentato da Daniele Pucci, uno dei coordinatori del progetto: “Vogliamo creare avatar robotici per esseri umani utilizzando robot umanoidi per favorire l’interazione con il mondo reale da remoto. Utilizziamo metodi simili a quelli di accesso al metaverso per accedere a distanza a un mondo fisico e non digitale e crediamo che questa direzione di ricerca abbia un potenziale enorme”.

Un passo avanti importante per il progresso tecnologico mondiale, e che arricchisce di una nuova figura e di nuove possibilità il metaverso appena nato. 

I risvolti di questa invenzione possono aiutare l’uomo in futuro in tantissimi modi

E le applicazioni possibili di questa nuova invenzione sono tantissime. Si potrà in futuro magari utilizzare questo robot avatar per riuscire a lavorare da remoto in luoghi molto pericolosi, come ad esempio lo spazio.

Ma potrebbe rivelarsi anche un incredibile supporto per le persone affette da disabilità, che avrebbero così un mezzo interattivo per provare esperienze che al momento gli sono precluse. Questo robot avatar tutto italiano è nato dalla collaborazione tra l’istituto di Tecnologia di Genova e il Ministero della Cultura.

Onofrio Cutaia, direttore generale della sezione creatività contemporanea del ministero, ha dichiarato che ci troviamo di fronte ad un esperimento molto importante e che rappresenta “un’opportunità unica per promuovere il patrimonio culturale contemporaneo attraverso nuove forme di comunicazione”. 

Metaverso, il robot avatar è stato chiamato iCub3

Il robot è stato chiamato iCub 3 e si tratta di una sostanziale evoluzione tecnologica di una precedente creatura dall’istituto di tecnologia, il robot umanoide iCub. Non resta dunque che aspettare e vedere quando questo nuovo robot avatar potrà diventare protagonista del metaverso.

Ma che cos’è esattamente questo metaverso a cui si fa riferimento? Molti ne parlano come l’evoluzione definitiva dei social. Con metaverso si intende infatti un vero e proprio mondo virtuale nato grazie alle possibilità offerte dalla realtà aumentata. Zuckerberg può essere considerata un pioniere anche in questo campo. Fino all’anno scorso infatti, gran parte della popolazione mondiale aveva già preso confidenza con i tanti servizi e prodotti derivanti dalla realtà aumentata.

Visori che per provare esperienze in 3d, che nei cinema sono presenti ormai da tanti anni. La differenza il fondatore di facebook l’ha fatta abbinando questa tecnologia all’idea di connessione e condivisione alla base delle sue piattaforme social. C’è poi un punto di rottura molto importante rispetto alle piattaforme tradizionali: non vi è bisogno di uno schermo o di uno smartphone per entrare nel metaverso. Basta solo sedersi sul divano ed indossare dei visori a realtà aumentata. 

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