Nuove scadenze per i Bonus casa nel 2022. Sono numerose le novità introdotte dal Governo. Previsti anche nuovi controlli e nuove regole.
Nuovo calendario per i termini relativi a tutti i Bonus casa. Sono molteplici le modifiche apportate dal Governo per chi ha intenzione di effettuare lavori edilizi avvalendosi dei relativi bonus. Innanzitutto le nuove scadenze sono state fissate al 30 giugno 2022 e al 31 dicembre 2025. La nuova disciplina, inoltre, ha introdotto regole più stringenti per usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito e, soprattutto, controlli rigidi sull’attività dei soggetti cessionari.
Di seguito, tutte le modifiche relative ai Bonus casa, che interessano chi ha intenzione di effettuare lavori edili entro l’anno.
Scadenze Bonus casa: i nuovi termini del Superbonus 110%
In relazione alle scadenze, per il Superbonus 110%, variano a seconda dei beneficiari.
- Per i lavori da parte dei condomini o da proprietari di immobili composti da 2 a 4 unità, si potrà usufruire del bonus fino al 31 dicembre 2023. Nel 2024, poi, il bonus passerà al 70% e, nel 2025, al 65%;
- per gli interventi effettuati da proprietari di abitazioni unifamiliari, la possibilità è valida fino al 30 giugno 2022;
- per i lavori a carico delle cooperative, la detrazione del 100% spetterà fino al 30 giugno 2023;
- per le associazioni e le società sportive dilettantistiche, in relazione agli interventi sugli immobili adibiti a spogliatoi, il beneficio sarà in vigore fino al 30 giugno 2022.
Le scadenze degli altri Bonus casa
Anche per gli altri Bonus casa sono state predisposte nuove scadenze. Nel dettaglio:
- il Bonus facciate non verrà prorogato oltre il 2022;
- il Bonus ristrutturazione 50%, il Sisma bonus ed il Bonus verde saranno disponibili fino al 31 dicembre 2024;
- il Bonus mobili sarà in vigore fino al 31 dicembre 2024;
- il Bonus acqua potabile, invece, sarà utilizzabile fino al 31 dicembre 2023.
Novità: il Bonus rimozione barriere architettoniche
Nel 2022 è disponibile anche il nuovo bonus al 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
La spesa massima detraibile sarà di:
- 50.000 euro per gli edifici unifamiliari;
- 40.000 euro per le unità immobiliari che compongono gli edifici da 2 a 8 unità;
- 30.000 euro per le unità immobiliari che compongono gli edifici da più di 8 unità.
Controlli più rigidi
Anche la normativa dello sconto in fattura e cessione del credito prevede nuove regole, maggiori controlli e limiti.
Successivamente al decreto Sostegni-ter, con il decreto legge n.13/2022, la disciplina è mutata, con la concessione di massimo tre cessioni dei crediti d’imposta. A condizione, però, che le due successive cessioni, dopo la prima, siano presso banche o intermediari finanziari autorizzati.
Il decreto prevede anche un altro sistema di controllo, in vigore dal 1° maggio 2022. Nel caso in cui si scelga la cessione del credito o lo sconto in fattura, non si potrà usufruire della cessione parziale del credito, in seguito alla prima comunicazione dell’Agenzia delle Entrate. Dunque, il credito avrà un codice identificativo univoco, da utilizzare per le future cessioni.
Ulteriori sanzioni per i professionisti
Il D.L. n. 13/2022 ha previsto anche delle innovazioni in relazione alle sanzioni per i professionisti. Nel caso in cui il tecnico abilitato renda informazioni false o non riferisca informazioni rilevanti sugli aspetti tecnici dell’intervento, oppure sulla somma delle spese, è prevista la reclusione da 2 a 5 anni e la multa da 50.000 a 100.000 euro.
Un’altra novità, infine, riguarda il massimale delle polizze assicurative da parte dei tecnici, per i lavori realizzati. Il valore finale, infatti, dovrà essere uguale all’importo dei lavori stessi.