La TARI è una tassa comunale che i contribuenti devono versare per lo smaltimento di rifiuti. Anche se un immobile non viene utilizzato.
Sono esclusi gli immobili che per loro natura o uso non producono rifiuti, come scale di accesso, parti del condominio, il posto auto scoperto. In pratica, per non pagare la TARI l’immobile deve essere completamente sgombro e privo di allacciamenti di utenze.
La Corte di Cassazione, però, con l’ordinanza numero 5940 del 23 febbraio 2022, stabilisce che in determinate situazioni il pagamento della TARI può essere ridotto. Anche se la motivazione deriva da una mancanza da parte del Comune.
TARI ridotta, se sussistono queste condizioni
La TARI (Tassa sui rifiuti) è un’imposta che serve a finanziare i costi relativi alla raccolta e allo smaltimento dei servizi. Il presupposto è il possesso di locali o aree scoperte in grado di produrre rifiuti urbani. Deve essere pagata, quindi, da chiunque detenga un immobile o terreno. Si basa sulla superficie calpestabile. Il calcolo non deve essere fatto dal cittadino. Sarà il Comune a calcolare la tariffa e a inviare l’avviso ai contribuenti.
In materia di riduzioni bisogna fare riferimento alla legge 147/2013 e in particolare all’articolo 1, commi 656 e 657. I commi spiegano che il contribuente potrà ottenere una riduzione della tassa dell’ambiente:
- in caso di mancato svolgimento del servizio nella misura: 20% della tariffa;
- nelle zone in cui la raccolta non è effettuata: 40% della tariffa.
Inoltre, una riduzione di almeno il 60% della tariffa si potrà richiedere se la raccolta è effettuata in una zona vicina, ma non in quella in cui vive il contribuente. Una strada privata non delimitata o non raggiungibile da una strada pubblica. Anche la distanza tra l’immobile o il terreno e il centro di raccolta più vicino può essere una buona motivazione per richiedere uno sconto della TARI.
Conclusioni
L’ordinanza della Corte di Cassazione, in pratica, dispone che in mancanza di un regolare servizio di raccolta dei rifiuti, da parte del comune, il contribuente potrà richiedere uno sconto sulla tariffa. La riduzione è obbligatoria perché è soggetta al pagamento di un servizio che in realtà non viene svolto, ma che il contribuente ha pagato. Inoltre, il Comune per legge deve applicare una TARI ridotta anche se il contribuente non lo richiede.