Caro carburante, cosa ha fatto il governo per aiutare gli italiani nel nuovo decreto

Caro carburante, vediamo quali misure ha messo in campo il governo per aiutare la popolazione a contrastare i rincari energetici. 

La guerra in Ucraina ha creato nel nostro purtroppo una nuova emergenza. Proprio nel momento in cui finalmente iniziavamo a uscire da una pandemia che per due anni ha terrorizzato il mondo intero, i rincari energetici hanno subito presentato un conto salatissimo alla popolazione italiana.

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L’aumento dei prezzi sulle utenze energetiche ha infatti messo in forte difficoltà economica tantissime famiglie italiane. E già lo scorso anno il governo Draghi aveva varato un decreto per provare a calmierare i prezzi

Caro carburante, il governo ha stabilito un taglio delle accise di 25 centesimi al litro

Ma lo scoppio della guerra, e l’invasione russa dell’Ucraina, ha prodotto un’instabilità politica che adesso inizia a presentare il suo conto, come si è visto con il caro carburanti.

Per questo, è stato varato la scorsa settimana un nuovo decreto che prevede un taglio temporanea delle accise per uno sconto di 25 centesimi al litro. Una misura che è stata ben accolta dalle associazioni a tutela dei consumatori, ma che rischia ben presto di diventare inutile. I prezzi infatti continuano a salire, e si sono già mangiati circa un quinto dello sconto concesso dal governo.

Il taglio alle accise comunque, non è il solo provvedimento per calmierare i prezzi dell’energia predisposto dall’esecutivo. Nel nuovo pacchetto sono ad esempio stati previsti dei sostegni economici alle imprese, ma anche l’accoglienza ai rifugiati ucraini che scappano dalla guerra.

È stato poi anche introdotto un nuovo bonus sociale per accedere a delle agevolazioni su elettricità e gas. Oltre a questo, il governo ha deciso di istituire anche un nuovo sistema di monitoraggio dei prezzi per garantire una maggioranza sorveglianza. Il taglio sulle accise, come si accennava in precedenza, è una misura significativa che ha però una durata limitata. 

Caro carburante, il taglio delle accise ha una durata limitata: ecco la data in cui termina

Durerà infatti fino alla data del 21 Aprile. Non è comunque escluso che Draghi decida di prorogarla, visto che dopo la sua pubblicazione, i prezzi sono purtroppo tornati a salire. C’è ancora da definire per l’esecutivo e il parlamento il nuovo documento di economia e finanze. E qui non è affatto escluso che alla fine il governo, se la situazione dovesse peggiorare, decida di stanziare delle nuove risorse a fronte di rincari sui prezzi ormai insostenibili per una parte consistente della popolazione. 

Le dichiarazioni di Draghi in conferenza stampa sul decreto energia

Nella conferenza stampa di presentazione del decreto Energia Draghi ha anche dichiarato che si è scelto di rafforzare “i poteri di ARERA e del Garante per la Sorveglianza dei prezzi, perché possano conoscere i dettagli dei contratti di fornitura dei produttori, che è veramente stato difficile poter vedere ed esaminare, e poter sanzionare fenomeni di speculazione […]. L’inflazione che osserviamo in Europa, a differenza degli Stati Uniti, è essenzialmente dovuta all’andamento dei beni energetici”.

Il premier si è anche soffermato sulla crisi ucraina e sulle sue conseguenze per il nostro paese. Il problema degli approvvigionamenti esiste, e se la situazione non dovesse migliorare, anche la nostra nazione dovrebbe pensare a razionare alcune risorse. D’altronde La crisi in Ucraina è una crisi europea, e richiede una risposta europea su tanti fronti, sul mercato del gas, sul mercato delle materie prime, sui bisogni finanziari che i paesi avranno a seguito di questa crisi, sia di natura energetica ma anche per altri motivi, come ho detto altre volte, per la Difesa”.

Caro carburante, come funziona il buono benzina da 200 euro per i dipendenti

Tra le nuove misure contenute nel decreto energia, ci sono anche, come si accennava in precedenza, dei contributi previsti per le imprese private. È stato ad esempio varato per i dipendenti un buono da 200 euro da spendere in carburante. Questi verranno ceduti dalle aziende a titolo gratuito, e in cambio riceveranno un credito di imposta dallo stato. Il bonus carburante per i dipendenti, non concorre inoltre in alcun modo alla formazione del reddito del beneficiario.

Non sono ancora chiare invece le modalità di erogazione del bonus. È comunque presumibile che vi sarà una trattativa in merito tra le aziende e i sindacati. I buoni però, al fine di non concorrere al reddito dei dipendenti, possono raggiungere la cifra massima per singola persona di 258 euro.

Questa però era una normativa precedente l’introduzione dei buoni benzina. E questo significa che il tetto massimo per il 2022 sarà di 458 euro, in quanto vanno aggiunti anche i 200 euro previsti dal bonus che si sommano al limite stabilito per legge. 

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