Il Governo ha stilato il Nuovo piano per l’emergenza nucleare nazionale, dove si illustrano le azioni da intraprendere in caso di pericolo radiazioni.
L’escalation delle “minacce” che arrivano dai leader dei Paesi coinvolti nella guerra ha spinto il Governo ad aggiornare e stilare il Piano d’Emergenza nucleare. Si tratta di un documento composto da varie sezioni. Una riguarda le iniziative da intraprendere per limitare i danni nei territori eventualmente colpiti. L’altra, consigli per i cittadini.
Il nuovo piano di sicurezza, ovvero il “Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari” è stato firmato dal capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. Il documento è suddiviso in 3 parti. Ecco quali sono le indicazioni rivolte ai cittadini.
Piano per l’emergenza nucleare: i dettagli
La bozza di documento, firmata dal Premier Draghi, contiene molte indicazioni, diversificate anche in base all’eventuale catastrofe nucleare. Vengono prese in considerazione infatti, vari tipi di “incidente”. Contaminazioni entro i 200 Km dall’Italia, oltre questa distanza e anche in caso di scenari in essere nei Paesi extra UE.
Le “mosse” indicate dal Governo in caso di emergenza nucleare contemplano controlli ad ampio spettro sul territorio. Viene valutata la “iodoprofilassi” per la popolazione e il monitoraggio della contaminazione a livello locale. Ma anche il controllo di determinati prodotti agroalimentari, con la possibilità di attivare restrizioni in alcuni comparti del commercio.
Il Governo, tramite il Ministero della Salute, sta attuando un controllo a livello nazionale delle scorte di pillole allo ioduro di potassio. Negli ultimi tempi si è verificata una “corsa alle pillole di iodio” in molti Paesi. Francia e Belgio in Primis, ma anche in alcune Regioni d’Italia. Gli esperti, però, sconsigliano fortemente il fai-da-te. In caso di assenza di radiazioni, assumere tali pasticche per “prevenzione” è dannoso.
Chiudete porte e finestre per due giorni: cosa fare in caso di presenza di radiazioni
I consigli contenuti del piano di emergenza riservati ai cittadini sono chiari, e anche piuttosto “semplici”. In caso di pericolo, la popolazione è invitata a rimanere chiusa in casa, per almeno 2 giorni. Porte e finestre sbarrate, per non far entrare l’aria contaminata. Viene consigliato anche di non usare condizionatori o sistemi di ventilazione, sempre per non immettere in casa le sostanze nocive.
Sempre nel piano, è prevista anche l’evacuazione di massa se le cose dovessero andare oltre i limiti di sicurezza. Se bombe nucleari esplodessero vicino all’Italia, il Governo è pronto a mettere in atto tutte le misure necessarie per monitorare e poi bonificare acqua, terreni e alimenti.