Lidl vi premia con 500 euro: sicuri di aver partecipato al concorso?

Una dinamica molto particolare che ha riguardato da vicino milioni di italiani, clienti o meno dello store in questione. Cosa c’è dietro?

La cosa ha riguardato come anticipato milioni di cittadini. Molti non hanno ben compreso la natura della dinamica ed al momento insomma probabilmente possono dirsi assolutamente inconsapevoli dei tratti della vicenda vissuta. Il tutto insomma si è consumato in pochissimi minuti, tra l’illusione del successo, della vittoria fino allo scontro con la cruda realtà.

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L’offerta di soldi, di un buono sconto all’improvviso senza nemmeno ci si ricordi di aver partecipato ad un qualche genere di concorso beh è di certo molto particolare da vivere. Immaginiamo quello che hanno pensato milioni di italiani che si sono ritrovati a ricevere una particolare comunicazione in cui li si avvisava di aver vinto un fantomatico buono sconto dal valore anche abbastanza consistente. Cosa succede in questi casi? Niente di particolarmente entusiasmante, almeno in teoria, ma in pratica il discorso è diverso, molto diverso.

Niente di particolarmente entusiasmante dovrebbe essere dato dal fatto che ci si dovrebbe rendere conto che qualcosa non sta andando secondo logica. Perchè ricevere un buono sconto da un supermercato dove in genere nemmeno si fa a fare la spesa? Questa potrebbe essere una attenta riflessione. Già perchè il buono sconto in questione arriva da Lidl, noto marchio di supermercati discount, ma a ricevere la mail in questione sono stati anche cittadini che non frequentano quel tipo di store. Cosa succede allora? Niente di più semplice, una truffa, un raggiro, qualcosa che non avevano considerato, purtroppo.

Lidl vi premia con 500 euro: il buono sconto però non è quel che sembra, anzi

Truffa Lild buono

Il contenuto della comunicazione in questione è chiaramente di natura truffaldina. Un testo che in qualche modo avvicina l’attenzione, le reazione emotiva dell’utente al concetto espresso all’interno dalla stessa mail, in modo da consentire allo stesso di familiarizzare con l’ipotesi. Questo puntualmente avviene. L’utente entusiasmato dalla possibilità, almeno in teoria, di ricevere un buono sconto di tale entità non bada a null’altro partecipando, lascandosi trasportare dalla stessa dinamica truffaldina che ben conosciamo.

La struttura del tentativo di frode è bene o male quello conosciuto ai più, cosi come anticipato. Un contenuto allettante per l’utente, per il cittadino ed in seguito il solito link che consente di concretizzare il tutto. Di fatto il raggiro avverrà proprio in quel momento. Si chiederanno informazioni personali, aggiornamento di dati, addirittura forse credenziali bancarie, magari per accreditare il buono in questione. Il tutto occorrerà ai malintenzionati per provare a rubare tali informazioni. Riutilizzare i dati in questione per altri fini oppure accedere ai nostri soldi e di fatto rubarli. Niente di più chiaro insomma.

Milioni di italiani insomma si sono trovati di fronte ad un simile contesto, chiaramente virtuale, parliamo di comunicazione a mezzo mail o sms. Cosa è successo? Che molti hanno accettato di andare a vedere cosa si nascondesse dietro il link. Morale della favola la truffa è entrata in atto. Dati personali violati, in qualche caso soldi rubati. Denuncia alla Polizia postale come prima operazione da compiersi in questi casi e poi contatto con la banca per capire quali margini possano esserci per recuperare quanto preso, di fatto dai truffatori.

Basterebbe maggiore attenzione, cosi come spesso gli stessi istituti di credito o le aziende anch’esse vittime dichiarano. Maggiore attenzione e la consapevolezza che certe comunicazioni rasentano il surreale, nient’altro. In questo modo si avrebbero molti meno truffati, quasi nessuno praticamente, e di conseguenza molte meno truffe. Potrebbe apparire come qualcosa di molto semplice e forte in un certo senso lo è. La dinamica è in piena evoluzione, interromperla vorrebbe dire, di fatto stroncarla del tutto.

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