Giungono notizie allarmanti per quanto riguarda i voli aerei. Non solo per la guerra in Ucraina ma anche per ulteriori fattori di rischio.
Persino prendere un aereo per raggiungere determinate località potrebbe essere più “rischioso” da ora in avanti. La preoccupazione emerge da alcune comunicazioni avvenute tra l’agenzia europea per la sicurezza aerea, i piloti e Ifalpa. Scopriamo nel dettaglio quali messaggi stanno circolando nel comparto dell’aviazione civile.
Mai come prima d’ora si erano avvertiti così tanti disagi a seguito di una guerra in corso in un altro Paese. O forse sì, ma la sensazione ad oggi è quantomeno più marcata. Ogni giorno “spuntano” nuovi problemi da risolvere, nuove preoccupazioni. Per i cittadini, per gli Stati, per l’Unione Europea, in ogni comparto. Ultimamente, un allarme circola riguardo ad alcune tratte effettuate da voli civili, solitamente sicure. Ecco cosa sta succedendo.
Voli aerei “sotto attacco”, le segnalazioni
Ultimamene sono arrivate 4 segnalazioni di disturbi causati da droni militari. Più precisamente, ne sono stati individuati nei cieli dell’Ungheria e della Romania. Non solo, ma sembra che una volta caduti a terra (a Zagabria) abbiano danneggiato addirittura alcune auto. Altre cadute di droni sono avvenute in Romania e altri sono stati abbattuti dall’esercito ucraino. Insomma, viene da chiederci se non dobbiamo “guardare in alto” per essere sicuri che non ci caschi qualcosa addosso.
Il vero pericolo, però, è che la presenza di droni nello spazio aereo europeo potrebbe far diventare indirettamente “obiettivi” anche gli aerei di linea. Nel tentativo di distruggere i droni potrebbero infatti essere colpiti. A destare preoccupazione è anche il fatto che alcune rotte nei paesi sopra citati ultimamente sono persino aumentate.
Ecco perché Ifalpa ha deciso di diramare un bollettino di allerta. Il messaggio è davvero allarmante: “questo genere di incursione molto probabilmente è destinato a ripetersi, a rischio gli aerei sia da terra che da aria».
Il problema delle interferenze
Non è finita qui, perché alcune segnalazioni sono arrivate dai piloti e sembra che negli ultimi tempi si siano susseguiti diversi disagi. In particolare, “interferenze ai sistemi di navigazione”, tanto che alcuni velivoli hanno dovuto correggere la rotta per evitare di sbagliare coordinate o addirittura di ricevere informazioni sbagliate riguardo al meteo.
Ricordiamo che tutto questo sta avvenendo a danno di voli civili, e in alcune tratte anche molto vicine a noi. Come si evince dalle comunicazioni Easa, l’agenzia europea per la sicurezza aerea, “tra le zone attenzionate ci sono: Kaliningrad e il Mar Baltico, quella della Finlandia orientale, il Mar Nero e il Mediterraneo dell’Est tra Cipro, Turchia, Libano, Siria, Israele e Iraq settentrionale.”