Covid, muore dopo la terza dose di vaccino: le richieste della famiglia

Una tragedia si è consumata a Viareggio, la famosa località balneare toscana. Un uomo di 46 anni muore all’improvviso. 

lutto, candela
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La famiglia adesso vuole capire cosa sia successo. S. B.i, titolare del Bar Grecale in Passeggiata, lascia la famiglia a soli 46 anni, nel dolore e “senza un perché”. I suo cari sono sconvolti e cercano di ricostruire ciò che è successo poco prima del terribile evento. Spunta un “sospetto” e da lì la decisione di sottoporre il corpo ad autopsia.

S. era una persona molto conosciuta a Viareggio, e apprezzata per la passione e l’amore con cui conduceva la sua attività. Chi lo ricorda, pensa alla sua gentilezza e simpatia, alla sua passione per i libri, per il Calcio e la musica. Ciò che ha sconvolto la comunità è la morte improvvisa, ad un’età davvero giovane. Ma soprattutto perché chi conosceva S. sapeva che era una persona sana, senza particolari problemi di salute, e che anzi conduceva uno stile di vita sano. Ma cosa può essere successo, dunque? La famiglia lo “immagina”, e lo racconta in un’intervista.

Stava bene, poi muore all’improvviso

La ricostruzione dei fatti viene esposta dai familiari, chiaramente ancora sconvolti da ciò che è successo. Il giorno prima della tragedia, S. era andato a fare il “booster”, la terza dose di vaccino. Consapevole di fare il suo dovere di cittadino, per tutelare la sua salute e quella degli altri.

Poi tutto è successo così, improvvisamente e senza scampo. “Si è sentito un po’ male, aveva nausea e mal di testa, e così aveva deciso di andare a letto. Pensavamo fosse normale dopo aver fatto il vaccino, invece, quando la mamma è tornata da fare la spesa, intorno alle 16,30, l’ha trovato esanime.” raccontano i familiari.

Nonostante la chiamata tempestiva al 118, non c’è stato niente da fare. A nulla sono servite le manovre e i tentativi di rianimare S. “Se uno più uno fa due, il dubbio che il vaccino abbia influito sulla morte ce l’abbiamo, vogliamo capire bene le cause del decesso” proseguono i familiari, ancora sconvolti dal terribile evento.

Hanno chiesto che venisse eseguita l’autopsia, per capire cosa abbia portato via il loro caro così velocemente. Probabilmente verrà effettuata entro pochi giorni dalle autorità competenti. I familiari rimarcano, nell’intervista, “era un ragazzo sano, non fumava e non beveva e non conosceva neppure il suo medico di famiglia perché in questi ultimi due anni non ne aveva mai avuto bisogno”.

Tutta la comunità è in lutto e ricorda S. per tutte le cose belle che aveva nella sua vita, per le sue passioni, per il suo modo gentile di rivolgersi alle persone, per quell’animo artista e generoso che ha lasciato soli tutti coloro che lo amavano.

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