Lo stato di emergenza è terminato, ma lo strascico di malattie, come il diabete, che il Covid sta lasciando è enorme.
Che ci sia un rapporto tra Covid e malattie più diffuse è ormai assodato. Nell’articolo Il Covid è una malattia invalidante con legge 104? La risposta degli esperti è incredibile si è parlato proprio di questo, della Sindrome Long Covid. Una malattia che si protrae, anche per un anno, dopo la guarigione dal virus, con patologie a carico di molti organi.
Dall’inizio della pandemia ci hanno detto che i soggetti più a rischio di Covid sono quelli che hanno una malattia pregressa. Ad esempio, ipertensione, malattie cardiovascolari, respiratorie, oncologiche, diabete. Ora si scopre che i pazienti che hanno contratto il virus anche in modo lieve, e a cui non era stata diagnosticata nessuna di queste malattie, ora potrebbero essere considerati a rischio.
Diabete e Covid: problemi anche dopo la guarigione dal virus, cosa dice la scienza
Uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet Diabetes & Endocrinology dimostrerebbe che il Covid può aumentare il rischio di sviluppare il diabete. Infatti, i ricercatori, coinvolgendo circa 200mila persone che avevano contratto il virus, hanno scoperto che in loro il rischio di sviluppare il diabete era più alto. Una situazione che tenderebbe a diminuire nel tempo, ma sicuramente da tenere sotto controllo per il futuro della propria salute.
Secondo i ricercatori i contagiati dal Covid avrebbe il 40% di possibilità in più di contrarre il diabete. Nei casi analizzati si trattava di diabete di tipo 2. Questa tipologia di diabete si distingue per un più alto livello di glucosio nel sangue a causa dell’alterazione per il malfunzionamento dell’ormone insulina.
Secondo Gideon Meyerowitz-Katz, epidemiologo, “il rischio è molto più basso nei giovani ed è più alto in alcuni gruppi etnici”. Tra l’altro, i sintomi del diabete non si noterebbero, se non dopo specifici esami.
Conseguenze per la salute
Comunque, il risultato evidenziato dallo studio preoccuperebbe la comunità scientifica per le conseguenze che il Covid lascerebbe in gran parte della popolazione. Infatti, Ziyad Al-Aly, direttore del Clinical Epidemiology Center, è convinto che “quando la pandemia finirà rimarremo con un’eredità di malattie croniche”. Anche nell’articolo “Memoria e Covid: la ‘nebbia mentale’ preoccupa e dura anche mesi” si è parlato delle conseguenze di questo virus, anche sulle persone guarite.
Per lo stesso motivo è preoccupato l’epidemiologo Yan Xie soprattutto dopo aver esaminato le cartelle cliniche di oltre 180mila persone contagiate. Infatti, avrebbe notato che in questi un maggiore rischio di sviluppare malattie renali, cardiache e ictus.
(Le informazioni presenti nell’ articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)