Anche in Italia la Ferrero ha dovuto agire: ovetti Kinder ritirati dagli scaffali. Dopo Irlanda, e Regno Unito e Francia dove sono scoppiati casi di salmonellosi.
Dopo la “bufera” Buitoni-Nestlé per le pizze contaminate da Escherichia Coli e degli Ovetti Kinder con salmonella, che hanno colpito tantissimi bambini piccoli, l’allarme è arrivato anche in Italia. Questa volta si tratta di un altro prodotto al cioccolato, della nota marca Ferrero.
Ferrero e Nestlé in questo ultimo mese sono al centro di una “bufera” a causa delle numerose intossicazioni avvenute in Europa. Molti bambini, di età compresa tra i 4 e gli 8 anni, sono stati ricoverati e alcuni versano ancora in gravi condizioni. In un periodo come questo, poi, in cui con la Pasqua vengono venduti ovetti e prodotti similari, il rischio è quello di un fenomeno senza precedenti. Ma cosa sta succedendo? In Italia, in via precauzionale, sono stati tolti dagli scaffali alcuni prodotti.
Ovetti Kinder ritirati dagli scaffali anche in Italia
L’azienda produttrice di ovetti al cioccolato ha subito messo in atto tutte le procedure di sicurezza, e ha diramato comunicati ufficiali per rassicurare i consumatori. Il ritiro dagli scaffali di un determinato prodotto sarebbe avvenuto esclusivamente in via precauzionale. Ferrero specifica che si tratta di: “specifici lotti di produzione di Kinder Schoko-Bons, realizzati dallo stabilimento produttivo Ferrero di Arlon in Belgio. Con riferimento al richiamo precauzionale e volontario, recentemente adottato dal Gruppo Ferrero nel Regno Unito ed in altri Paesi Europei, di alcuni specifici lotti di produzione Kinder realizzati presso lo stabilimento di Arlon (Belgio), Ferrero ha deciso di predisporre, anche in Italia, in accordo con le autorità sanitarie nazionali, un richiamo precauzionale di specifici lotti di produzione di Kinder Schoko-Bons, provenienti dallo stesso stabilimento.”
Sempre nel comunicato, l’azienda riferisce che qualsiasi altro prodotto, come le uova pasquali, non sono oggetto di “allarme” e non saranno tolte dagli scaffali. Chi comunque ha acquistato gli Schoko-Bons con una data di scadenza compresa tra il 28 maggio e il 19 agosto 2022 è invitato a non consumarli e a riportarli presso il punto vendita dove li ha acquistati. Viene fornito anche un Numero Verde gratuito, per chi desiderasse avere maggiori informazioni: 800 90 96 90.
Le analisi e le dichiarazioni di Nestlè per le Pizze Buitoni
Ferrero, sempre nei comunicati ufficiali, tiene a precisare che non sono state trovate tracce di salmonella nei prodotti analizzati. Tuttavia, siccome già 15 bambini sono stati intossicati e altri sono in osservazione, l’azienda ha deciso di attuare le procedure di sicurezza. Centinaia di tonnellate di prodotti al cioccolato sono state immediatamente ritirate dal commercio.
Mentre in Italia sale la preoccupazione per la possibilità di contaminazioni, anche Nestlè ha voluto emanare comunicati ufficiali per rassicurare i consumatori. Le pizze surgelate che hanno causato l’intossicazione di tantissimi bambini nel Regno Unito, non sarebbero vendute qui in Italia. Si tratterebbe, infatti, di pizze “prodotte e commercializzate in Francia. Le pizze a marchio Buitoni prodotte nello stabilimento di Benevento vendute nel nostro Paese non hanno alcuna attinenza con questo richiamo“.