La Carta disabili è una utile innovazione mirata ad abbattere le barriere che gravano sulle persone svantaggiate.
Grazie alla circolare INPS n. 46 del primo aprile, tutti gli interessati al rilascio della Carta disabili possono fare riferimento ad un quadro di istruzioni ed informazioni assolutamente completo.
Interessanti le recenti integrazioni sul sito web dell’INPS, relative alla Carta europea della disabilità in Italia. Infatti, l’istituto di previdenza ha reso disponibile nel proprio portale la nuova procedura “Richiesta della Carta europea della disabilità in Italia”. In virtù di essa e delle istruzioni ad hoc fornite dall’istituto, il cittadino può presentare – in modo facile, veloce e telematico – la domanda per conseguire la Carta europea della disabilità (cd. EU Disability card).
Facciamo allora il punto sulla Carta disabili, alla luce della recente circolare INPS in materia.
Carta disabili 2022: cos’è, a cosa serve e destinatari. La guida rapida
Spiegare cos’è la Carta disabili è tutt’altro che complesso. E’ una tessera che permette al possessore – una persona con disabilità accertata – di provare istantaneamente la propria condizione di svantaggio ed handicap.
In Italia detta tessera rappresenta una significativa innovazione. Essa è nata da un progetto incluso nella strategia europea 2010-202, mentre nel nostro paese è stata inclusa nella legge di bilancio 2019.
La Carta disabili è formalmente rilasciata dall’INPS, che ne affida la produzione all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Carta disabili: destinatari e finalità
Sul piano degli aventi diritto alla tessera, la Carta della disabilità è assegnata a tutti i soggetti in stato di disabilità media, grave e di non autosufficienza. Lo strumento è stato ideato per far fronte alle difficoltà delle persone che, dovendo andare in un altro stato membro UE, non sono in possesso di un documento che assicuri – come invece accade per i cittadini del paese di destinazione – specifiche agevolazioni in più settori di rilevanza sociale.
In altre parole, la tessera serva ad accedere in modo facile e veloce a benefici e servizi pubblici dedicati, nei paesi dell’Unione Europea che hanno detto sì al meccanismo. Ci riferiamo alla seguente lista di paesi: Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Slovenia, Romania e ovviamente Italia. La Disability card sostituisce di fatto tutti i certificati o verbali cartacei.
La Commissione europea intende proporre il riconoscimento della Carta disabili in tutti gli Stati membri, entro il prossimo anno.
La carta è valida per tutta la durata della condizione di disabilità e comunque per non più di dieci anni dal momento del rilascio. Dopo questo periodo, l’interessato deve chiedere il rinnovo.
Le istruzioni integrative di cui alla circolare INPS n. 46 del primo aprile
Come accennato all’inizio, l’INPS ha dato nuove istruzioni e tutte le informazioni inerenti alla carta che permette l’accesso a specifici servizi e prestazioni convenzionate.
In particolare, l’Istituto ha chiarito le categorie alle quali spetta la Carta disabili, l’iter per la richiesta e le modalità di funzionamento con la circolare n. 46 del primo aprile 2022.
Sul piano delle modalità per fare domanda, non vi sono dubbi. L‘interessato può attivarsi per ottenere la Carta della disabilità, sfruttando l’apposito servizio online nel sito INPS. Esso è accessibile con:
- SPID di livello 2 o maggiore;
- Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
- Carta Nazionale dei servizi (CNS).
Tra i vari soggetti con handicap acclarato che possono fare domanda, indichiamo i seguenti a titolo puramente esemplificativo: invalidi civili maggiorenni con invalidità certificata al di sopra del 67%; invalidi civili minorenni; cittadini con indennità di accompagnamento; cittadini con certificazione ai sensi della legge 104; sordi e ciechi civili; invalidi e inabili (legge n. 222 del 1984); invalidi sul lavoro con invalidità certificata al di sopra del 35%.
Infine, così come emerge dall’utile messaggio INPS del primo aprile, la procedura per l’ottenimento della Carta disabili impone all’interessato di indicare una propria fotografia in formato tessera (formato europeo), e ovviamente l’indirizzo per il recapito della Carta (laddove esso sia differente da quello di residenza già noto all’INPS).