Aggiornato il certificato di pensione ObisM per i titolari di pensioni Inps. Ecco cosa ricordare
Grazie al recente messaggio n. 1494, l’Istituto di previdenza fa il punto della situazione sul certificato di pensione, alla luce delle numerose novità valevoli in campo pensionistico.
Il certificato di pensione è un documento molto utile al cittadino. Grazie ad esso, infatti, è possibile ottenere un quadro completo delle informazioni circa la propria pensione. Ebbene, detto certificato – cd. modello ObisM – è stato aggiornato al 2022, in considerazione delle nuove fasce di perequazione delle pensioni, di una inflazione pari all’1,7%, della riforma IRPEF e della riforma dei sostegni alle famiglie con figli (assegno unico ed universale).
Ecco perché appare opportuno il messaggio Inps n. 1494 in cui l’Istituto per la previdenza sociale spiega che il noto modello è stato aggiornato alle novità valevoli per l’anno in corso. Di seguito i dettagli.
Certificato di pensione: di che si tratta? I dati analitici inclusi
Il certificato di pensione o modello ObisM consiste in un modello che è emesso annualmente dall’Inps nei confronti di tutti i pensionati. In sintesi, l’elenco dei dati che è possibile rilevare dal modello ObisM:
- aumento che viene calcolato all’inizio di ogni anno (perequazione automatica);
- importi mensili lordi delle rate di gennaio e l’eventuale tredicesima;
- importi mensili netti;
- ritenute erariali e le eventuali addizionali regionali e comunali;
- detrazioni di imposta applicate;
- trattenuta per incumulabilità con l’attività lavorativa.
Nessun dubbio a riguardo: nel certificato di pensione è inclusa la maggior parte delle informazioni utili al controllo dell’importo della pensione in versamento. Trovano infatti spazio i dati anagrafici del titolare, la tipologia, la categoria e la decorrenza della pensione o delle pensioni, la gestione che le ha in carico, i dati fiscali, l’organizzazione sindacale alla quale eventualmente il pensionato versa la periodica quota di iscrizione.
Nel certificato di pensione sono anche delineati gli avvisi in merito all’incumulabilità del trattamento.
Certificato di pensione e novità 2022: il messaggio INPS n. 1494
Come accennato in apertura, l’Istituto di previdenza indica che il certificato di pensione ObisM 2022 considera le varie novità attive da quest’anno. Ecco in che modo:
- I trattamenti esposti sono stati rivalutati in misura corrispondente all’1,7% rispetto all’anno anteriore (con le nuove fasce di perequazione);
- Valgono le nuove aliquote IRPEF e detrazioni per reddito da pensione;
- Dalla rata di marzo 2022, non sono più indicate le detrazioni per i figli a carico di età al di sotto dei 21 anni e i trattamenti di famiglia, in quanto è scattata ufficialmente la riforma dell’assegno unico e universale figli a carico.
Da notare inoltre che, onde dare evidenza a dette novità, sono state create delle avvertenze ad hoc, all’interno del testo del certificato di pensione in oggetto.
L’interessato a visualizzare il certificato di pensione, può farlo via web, sfruttando il servizio online ad hoc, predisposto sul sito web ufficiale INPS. Il servizio è accessibile a coloro che sono in possesso di SPID, CIE o CNS.
Il documento è in modalità dinamica: che cosa vuol dire?
Ricordiamo altresì che, a partire dallo scorso anno, il certificato di pensione, a seguito delle implementazioni svolte, è messo a disposizione in modalità dinamica. Che cosa vuol dire in concreto? Ebbene, le informazioni fornite sono allineate ai dati aggiornati alla data della domanda.
In buona sostanza, sarà possibile conseguirlo – in forma aggiornata – anche per le prestazioni liquidate in corso d’anno e sarà sempre aggiornato sulla scorta delle informazioni disponibili in archivio alla data di richiesta del certificato stesso.
Certificato di pensione: in quali casi non è emesso?
Ma attenzione: il documento non è predisposto laddove le prestazioni corrisposte non varino annualmente per disposizioni di legge specifiche. Pensiamo in particolare all’Ape sociale e agli assegni di accompagnamento alla pensione.
Come opportunamente indicato nel sito web ufficiale INPS, la sola eccezione è costituita dall’indennizzo commercianti, corrisposto ogni anno in misura corrispondente al trattamento minimo e poi rivalutato.