Cashback autostrade, sta per partire una nuova misura che consentirà il rimborso del pedaggio in autostrada. Vediamo nel dettaglio come funziona.
Ormai da qualche giorno, diversi quotidiani parlano di un’idea di cui sta discutendo il governo guidato da Mario Draghi. Si sta infatti pensando alla possibilità di introdurre un nuovo bonus cashback destinato esclusivamente alle spese effettuate in farmacia.
Un rimborso che, come la misura generalista varata l’anno scorso, avverrebbe direttamente sul conto corrente del cittadino. Al momento parliamo ancora di indiscrezione, e non è dato sapere quanto il governo ci stia pensando in modo serio.
Cashback autostrade, un servizio che verrà lanciato in modo sperimentale e limitato nella prima fase
Di sicuro il bonus cashback lo scorso anno, ha riscosso un successo quasi inaspettato. Ed è per questo che anche autostrade per l’Italia in questi giorni ha lanciato la sua misura chiamata cashback targa. Un nuovo e innovativo servizio che consentirà i rimborsi sul pedaggio in modo automatico e digitale. Bisogna però precisare che questo nuovo cashback per l’autostrada ha ancora una forma sperimentale. Il progetto è infatti partito coinvolgendo le sole persone residenti in Liguria.
Partirà ufficialmente nella data del 15 Aprile del 2022. Il nuovo Cashback Autostrade targa sarà disponibile per cittadini privati, ma anche per partite iva e liberi professionisti. Per tutti coloro che in questa prima fase sperimentale decideranno di pagare il pedaggio con un metodo di pagamento elettronico, viene previsto un rimborso pari al 100 per cento. È stata creata un’apposita applicazione per aderire a questa iniziativa chiamata Free To X.
Cashback Autostrade, ecco come funzionare il nuovo ed innovativo servizio di Autostrade Italia
Basterà semplicemente scaricarla sul proprio smartphone, inserendo alcuni dati personali insieme al certificato che dimostra la proprietà dell’automobile. L’app sarà così in grado di effettuare i rimborsi in automatico senza che il contribuente debba presentare ulteriori richieste a parte quella iniziale per aderire. Per realizzare questa applicazione, gli esperti hanno dovuto realizzare un elaborato algoritmo di calcolo, anche se resta da vedere se questa infrastruttura informatica sarà in grado di reggere la mole di richieste che arriveranno.
Ma d’altronde questo è il motivo per cui si è deciso di iniziare con una prima fase sperimentale molto limitata nell’utenza. Lo scopo è infatti quello di capire il tipo di impatto di questa misura, ma anche l’affidabilità dei software che dovranno supportarla. Ci sono però delle eccezioni in cui il rimborso non sarà previsto in nessuno. Sul sito dell’applicazione Free to X si può infatti leggere come “non si ha diritto al rimborso nel caso di cantieri per ripristini di sicurezza urgenti dovuti ad incidenti, né per ritardi causati da traffico intenso, incidenti, eventi meteo, manifestazioni, o qualunque altra motivazione diversa dai lavori”.
Il bonus cashback sta per tornare, ma sarà diverso rispetto al passato
Oltre a questo, non tutti sono a conoscenza del fatto che sta anche per tornare il cashback di stato. Si tratta di una misura varata dal governo conte che ebbe un successo inaspettato alla sua introduzione. In sostanza lo stato concedeva un rimborso a chiunque decidesse di effettuare degli acquisti in un negozio fisico, pagando con un metodo digitale.
Un provvedimento che aveva il chiaro scopo di disincentivare l’utilizzo del contante. Anche se adesso, il governo Draghi ha deciso di ripristinarlo cambiandone l’obiettivo. Il bonus voluto da Conte aveva infatti lo scopo di favorire i pagamenti digitali.
Cashback, la sua finalità è quella di semplificare la vita alla Pubblica Amministrazione
Questo che l’esecutivo si accinge a varare invece ha la finalità di aiutare le pubbliche amministrazioni. Il nuovo bonus cashback non consentirà infatti più in un rimborso dei pagamenti. Verrà invece utilizzato per tutte le spese dei contribuenti che risultano oggetti detrazione fiscale. Il governo Draghi lo vuole infatti promuovere proprio per semplificare questo tipo di procedura.
Per questo, per chiunque vorrà aderire quando sarà introdotto, diventerà fondamentale fare alcune cose. Come ad esempio iniziare a conservare degli scontrini e della fattura da presentare poi quando ci sarà la dichiarazione dei redditi.