Bollo auto: arriva l’incredibile buona notizia, non crederai a ciò che sta accadendo

In arrivo una notizia per gli automobilisti che sa dell’incredibile e riguarda il bollo auto. Vediamo di cosa si tratta. 

In un frangente delicatissimo per l’economia nazionale, con l’inflazione alle stelle, i rincari dei beni di prima necessità e le famiglie che rischiano di finire in ginocchio, arriva una nuova notizia che potrebbe regalarci qualche “agognata ora di sonno in più”.

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Bollo auto: come non pagarlo i primi cinque anni

Una delle maggiori preoccupazioni delle famiglie italiane, alle prese con gli aumenti vertiginosi di luce e gas, è certamente rappresentata dalle spese della propria auto.

Siamo di fronte, ahimè, a quello che è diventato un vero e proprio lusso che non tutti si possono permettere.

Inflazione e caro vita: quando l’auto diventa un lusso e il bollo da pagare è un colpo di mannaia

Da una parte, infatti, sempre più padri di famiglia, nei grandi capoluoghi, visto anche il caro-benzina, rinuncia decisamente all’auto per recarsi a lavoro. Si evitano traffico e soprattutto spese eccessive che in questo momento particolarissimo nessun nucleo familiare si può permettere. Ricordiamo, inoltre, che per il bollo auto e legge 104, il modello ISEE non incide, però, ci sono requisiti specifici da rispettare.

Bollo auto: un ostacolo di cui molti farebbero volentieri a meno

In fondo, l’inflazione dovrebbe sempre fare il paio con gli aumenti degli stipendi, ma ciò non accade, proiettando molti italiani alla soglia minima della povertà.

Rimane il fatto che, si prende o non si prende l’auto, il bollo da pagare rappresenta “un macigno” che ci può regalare di certo notti insonni, un vero colpo di mannaia di cui faremmo volentieri a meno.

E allora eccola la buona notizia, che in questo marasma di brutture legate alla contingenza della vita di tutti i giorni, potrebbe davvero farci sorridere.

Bollo auto una delle tasse più odiate, ecco perché

Una tassa, quella del bollo auto, “invisa” a molti italiani, che la considerano iniqua e superflua, ma soprattutto una ulteriore spesa di cui, viste le esigue risorse della media della popolazione, si farebbe volentieri a meno.

Una tassa, a detta di molti esperti, nata solo per rimpinguare le casse delle Regioni.

Dal 1999, infatti, sono le nostre amministrazioni regionali, di cui spesso sentiamo parlare in termini non edificanti riguardo ai bilanci di spesa, insieme alla province autonome, a gestire il “nefasto” bollo auto e ad incassarne gli introiti.

18 regioni su 20 consentono agevolazioni, scopriamo perché

L’unica eccezione è data oggi dalla regione Friuli Venezia Giulia. Qui, in questo territorio, a riscuotere il bollo dell’auto ci pensa infatti l’Agenzia delle Entrate.

Pochi sanno che però, ed è qui la buona notizia, scavando nella complessa burocrazia e nella serie di infinite normative del nostro Paese, qualcosa di buono in merito al bollo auto c’è.

Infatti, ben 18 regioni su 20 sostengono gli automobilisti nell’acquisto di un’auto nuova, arrivando a non farci pagare il bollo auto nei primi cinque anni di immatricolazione di una vettura.

Le agevolazioni sul bollo auto e la politica “green”

Ma per arrivare ad ottenere questo “beneficio” si deve sposare in pieno la politica “green”, quindi non un’auto nuova qualunque: ovvero decidere di passare a un’auto elettrica.

Acquistare un’auto elettrica può addirittura consentire di non pagare mai più il bollo

Le due regioni che adottano un criterio normativo diverso sono Lombardia e Piemonte.

Prezzi ancora alle stelle, c’è da attendere

Il rovescio della medaglia c’è: non tutte le famiglie si possono ancora permettere un’auto elettrica, i cui prezzi sono ancora proibitivi per molti cittadini.

Inoltre non tutti i comuni d’Italia sono organizzati con le centraline per le ricariche. Ma perché disperare, dicono gli esperti?

ll futuro delle autovetture anche in Italia, seppur in netto ritardo rispetto ad altri Paesi, è sempre più incentrato verso l’energia pulita.

Le Regioni più lungimiranti

Sta accadendo che i prezzi ultimamente si stanno abbassando e il costo contenuto delle ricariche permette di rientrare, in fondo, della spesa entro pochi anni.

Veneto, Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Molise, Marche, Umbria, Toscana, Lazio, Sicilia, Sardegna, Basilicata, Calabria, Campania e Puglia: sono queste le Regioni dove si può arrivare a non pagare per cinque anni il bollo auto con un’auto elettrica.

Come già detto, le cose cambiano leggermente in Piemonte e in Lombardia, ma almeno per Torino e dintorni la buona notizia diventa molto di più e può far davvero sorridere.

Piemonte e Lombardia: ecco perché qui l’automobilista è più fortunato

Da una parte infatti, il Piemonte offre addirittura la possibilità dell’esenzione a vita del bollo auto per chi sceglie un’auto elettrica.

Agevolazioni anche per chi, in Piemonte, acquista un’auto Euro 6 (o superiore), o una vettura che viaggia a gas metano o gpl. Infatti non deve pagare la suddetta tassa per i primi 5 anni dall’immatricolazione.

In Lombardia il percorso segue la medesima lunghezza d’onda delle agevolazioni per i cittadini. Chi, infatti, acquista un’auto a idrogeno, può addirittura evitare di pagare il bollo auto per tutto il corso della sua vita.

In una regione così estesa, dove l’uso dell’auto è di certo più necessario che in piccoli territori maggiormente raccolti, chi deve adoperare la vettura per lavoro per lunghi tratti, non può che trarre benefici da tutto questo.

Favorire l’uso di vetture meno inquinanti e agevolare i cittadini nelle spese: l’Italia ci prova

La normativa è quella di favorire l’uso di vetture meno inquinanti, è chiaro. E addirittura esiste la possibilità di avere un contributo di 90 euro per tutti coloro che decidono per “il passaggio epocale” al green.

Ovvero optano per la rottamazione di auto inquinanti e, esentano dal pagamento del bollo per 3 anni se queste vengono sostituite con vetture Euro5 o Euro6. Inoltre, per ottenere uno sconto sul bollo auto del 50%, ecco e auto da comprare.

Una politica che, finalmente, ci avvicina a quella di Paesi dell’Europa, vedi la Scandinavia, che sono molto avanti nell’eliminazione dei veicoli inquinanti.

Infine, sono buone anche le possibilità per chi decide di acquistare una vettura ibrida, anche se in questo caso il discorso è il medesimo, ovvero che i prezzi non sono ancora alla portata di tutti.

In questo caso, infatti, anche se non si procede alla rottamazione, con l’acquisto, ecco che il bollo è ridotto del cinquanta per cento sempre per i primi 5 anni.

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