Il contrassegno disabili è un pass che viene rilasciato per agevolare la mobilità alle persone con disabilità. È un documento strettamente personale oppure no? Ecco le risposte ai dubbi più frequenti.
L’art. 188 del Codice della Strada (CdS) e l’art.381 del Regolamento di esecuzione del Cds stabiliscono il diritto al contrassegno auto per i soggetti affetti da disabilità. Per mezzo di tale permesso, infatti, è possibile evitare eventuali contestazioni per inosservanza delle norme della viabilità e si può parcheggiare negli spazi riservati.
Vi sono, però numerosi dubbi sulla circostanza che tale contrassegno sia legato all’auto o al singolo individuo beneficiario.
Contrassegno disabili: a chi è rilasciato e come si ottiene
Tra i vari benefici accordati ai disabili, per agevolarne la mobilità, rientra il contrassegno per auto. Si tratta di un documento che, in deroga ad alcune norme sulla circolazione stradale, tutela i portatori di handicap da eventuali contestazioni o verbalizzazioni di infrazioni.
Il contrassegno disabili è un tagliando sul quale è riportato il simbolo raffigurante la disabilità e consente a coloro che hanno problemi di deambulazione e ai non vedenti di godere di alcune semplificazioni durante la circolazione e la sosta delle autovetture. È, in pratica, un permesso, rilasciato, in seguito a visita medica, dal Comune di residenza ed, in particolare, dal sindaco, come stabilito dall’art.188 del Codice della Strada e dall’art. 381 del Regolamento di esecuzione del CdS.
La durata del contrassegno è di 5 anni, anche nel caso in cui la disabilità sia permanente. È necessario, infatti, che, allo scadere dei 5 anni, se ne richieda il rinnovo, qualora vi si abbia interesse. Nell’ipotesi di invalidità temporanea, invece, può essere emesso anche per un tempo determinato.
Il nuovo “contrassegno europeo”
Fino al 15 settembre 2012, il permesso per auto conferito dal Comune consisteva in un tagliando di colore arancione, con il simbolo nero della sedia a rotelle. Dopo il 15 settembre 2012, invece, è subentrato il nuovo “contrassegno europeo” per il parcheggio disabili. Esso è di forma rettangolare, di colore azzurro chiaro, e riporta il simbolo internazionale della sedia a rotelle di colore bianco.
Il nuovo pass è stato introdotto dal Decreto del Presidente della Repubblica n.151 del 30 luglio 2012, per permettere all’Italia di conformarsi al “contrassegno unificato disabili europeo” (CUDE), indicato nella Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea 98/376/CE. L’obiettivo di tale provvedimento è quello di incrementare la tutela relativa alla mobilità stradale dei disabili di tutti gli Stati dell’Unione Europea. Per tale ragione, il permesso europeo è utilizzabile non solo in Italia, ma anche in tutti gli altri 27 Paesi dell’UE.
Quali sono le regole per il pass europeo?
Anche i requisiti per la concessione del contrassegno europeo sono gli stessi di quelli previsti sul territorio nazionale. Esso è, infatti, rigorosamente personale e non cedibile, può essere utilizzato sia per la sosta sia per la circolazione e non deve essere associato necessariamente ad una determinata autovettura.
Il Decreto, inoltre, impone che, contemporaneamente all’entrata in vigore del nuovo documento europeo, venga aggiornata, entro 3 anni, anche la segnaletica stradale orizzontale e verticale, sulla base delle grafiche e dei colori del nuovo contrassegno disabili.
Tutti i vantaggi collegati al contrassegno auto
Dal 1 gennaio 2022, il Decreto Infrastrutture n.121/2021 ha applicato la gratuità della sosta nelle strisce blu a pagamento, per i possessori di contrassegno disabili per auto. Questo provvedimento è stato necessario perché erano state segnalate numerose diversità di trattamento tra i vari Comuni italiani.
Ogni amministrazione locale, infatti, poteva stabilire autonomamente se permettere ai veicoli utilizzati da disabili di parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu. Consigliamo di consultare la nostra guida: “Legge 104, in questo caso puoi essere esentato dal bollo auto”
Il pass è personale o si può utilizzare su altri veicoli?
Il contrassegno invalidi può essere apposto anche su auto di altre persone, ad esempio quelle di familiari o persone che assistono il beneficiario. Dunque, l’utilizzo del pass anche da parte di persone diverse dal portatore di handicap non comporta multe o sanzioni.
Vi sono, però, due criteri fondamentali, da osservare obbligatoriamente:
- all’interno del veicolo deve esservi sempre il disabile;
- il contrassegno deve essere mostrato in maniera ben evidente .
È assolutamente vietato, invece, occupare il parcheggio personalizzato o una zona di sosta su una via pubblica con strisce gialle e specificazione del numero di targa, destinata al veicolo di un disabile. Questa previsione si applica anche alle aree di parcheggio riservate ai mezzi di soccorso o alle Forze dell’Ordine.
Tramite il contrassegno, infine, si può entrare gratuitamente nelle ZTL (zone a traffico limitato). Tale possibilità, però, è soggetta a delle restrizioni. Innanzitutto è necessario che a bordo del veicolo ci sia il disabile e, poi, non si può usufruire del permesso per più di 3 vetture, il cui numero di targa deve essere segnalato all’Ufficio Comunale competente.
Allo stesso modo, si può circolare nelle corsie preferenziali, che sono destinate agli autobus e ai taxi.