Risparmiare benzina sembra sia diventato il nuovo imperativo. Naturalmente, con quello che costa, è inevitabile. Ma il fenomeno esiste da tempo.
Inutile girarci intorno: stiamo vivendo un momento storico molto difficile. La guerra, la pandemia che è appena “finita”, i rincari di ogni tipo di bene e servizio. Ma risparmiare non è un concetto che è “spuntato dal nulla” in questi mesi. Si tratta di una filosofia utile a prescindere.
Sicuramente, a seguito degli sconvolgimenti economici, ambientali e geopolitici che si stanno abbattendo sulle popolazioni di tutto il mondo, qualcosa dovrà cambiare. Anche senza cadere in inutili “catastrofismi”. Se ogni cittadino, infatti, adotta dei piccoli (ma importanti) accorgimenti, saremo tutti avvantaggiati, compreso e anzi forse soprattutto, l’Ambiente.
La volontà politica incontra quella dei cittadini
FederMobilità, in una recente dichiarazione, ha infatti sollevato una questione che al momento è particolarmente attinente. Il suggerimento è quello di diminuire di un poco la velocità del veicolo. Parliamo ad esempio, quando ci si trova in Autostrada, di andare a 110 Km/h piuttosto che a 130.
L’incentivo ad adottare comportamenti più virtuosi, “aiuterebbe il Paese, l’ambiente e anche le tasche degli utenti“, sempre secondo le affermazioni dell’Associazione. E, in fondo, si tratta solamente di velocizzare quello che era un processo già in atto. Impossibile negare che il ritmo della società cui siamo abituati non è più sostenibile.
Cominciare a cambiare è importante, perché la vera “rivoluzione” deve ancora manifestarsi. L’obiettivo, infatti, è arrivare ad un utilizzo più efficiente delle risorse, all’abitudine al riuso e riciclo e di conseguenza anche ad una minore produzione di rifiuti. Dunque consumare meno benzina è solamente uno dei tasselli che vanno a costruire un progetto più ampio.
Risparmiare benzina si può, grazie ai “trucchi” che usano i guidatori esperti
Tornando ai carburanti, risparmiare è possibile, e anche doveroso. E non è necessario fare chissà quali sacrifici, anzi. Gli studi confermano che andare a 110 Km/h piuttosto che a 130 riduce il consumo anche fino al 20%. E, in fin dei conti, non c’è poi così tanta differenza. Anche nei tempi previsti per l’arrivo a destinazione: partire 10 minuti in anticipo non dovrebbe costituire un problema così grande per nessuno.
Ma non solo. Chi guida molto per lavoro, come i camionisti o i professionisti, usa certamente da tempo questo “trucchetto”. Una velocità costante ma moderata porta diversi vantaggi, non solo il risparmio di carburante. Molti utenti, che raccontano le esperienze reali in appositi forum online, dichiarano che andare a 100 all’ora fa risparmiare anche l’usura dell’impianto frenante. La “guida a singhiozzo”, come sappiamo, influisce non soltanto nel consumo di carburante, ma di tutte le parti dell’auto, compresi gli pneumatici. Provare per credere.
Non si tratta, dunque, di “manovre politiche fini a sé stesse”. Forse dobbiamo semplicemente aumentare la consapevolezza e cominciare a capire che le risorse sono limitate. Non a causa della guerra, non a causa delle sanzioni, o forse non solo. È l’Ambiente, prima di tutto, che ce lo chiede.