Il “Pos Umano”: cos’ha in corpo questa persona e cosa ci fa

Spicca nelle cronache di questi giorni il singolare caso del “Pos Umano”. Un giovane olandese si è fatto installare 32 chip sottocutanei.

Che si vada verso una forma sempre più ibrida di uomini e macchine lo abbiamo intuito da un po’. La tecnologia avanza, l’Internet delle Cose sta raggiungendo livelli che fino a poco tempo fa sarebbero stati tacciati come fantascienza. Invece è tutto reale e un giovane di 37 anni ne è la dimostrazione vivente.

pos umano
Adobe Stock

Il personaggio in questione si definisce un “biohacker”, nella sua vita lavora come addetto alla sicurezza e risiede in Olanda. La sua particolarità? Nel suo corpo sono impiantati ben 32 chip sotto la pelle. Ma cosa ci farà con tutti questi dispositivi? Lo racconta lui stesso in un’intervista concessa alla BBC.

Chi è il “Pos Umano” e cosa riesce a fare

Il caso del giovane olandese è considerato “estremo”, e certamente non vi sono molte persone al mondo con dei microchip impiantati sotto alla pelle. Lui però afferma di divertirsi moltissimo, perché grazie a questa tecnologia può fare cose che noi (semplici) umani non possiamo ancora.

Le reazioni che noto alla cassa quando è il momento di pagare non hanno prezzo“, afferma entusiasta il giovane. Uno dei suoi chip, infatti, funziona come uno smartphone, o come una carta di credito contactless, e quando invece di sfoderare uno di questi metodi di pagamento salda il conto al ristorante con le mani, (o altra parte del corpo) ovviamente suscita stupore.

Ma non è tutto: grazie alla moltitudine di impianti, riesce ad aprire le porte senza chiavi, e a gestire qualsiasi cosa dotata di un sensore. Secondo lui, “La tecnologia continua a evolversi, quindi continuo a collezionarne di più . Non vorrei vivere senza di loro“. Questi chip, in fondo, non hanno nulla di straordinario se non il fatto di trovarsi dentro ad un corpo umano. Tecnologicamente parlando, hanno le medesime caratteristiche di un telecomando, di un Pos, di una carta di credito, di una chiave elettronica.

A che punto siamo coi chip sottopelle?

La tecnologia, in questo senso, sta facendo passi da gigante. Lo scopo, quello di risolvere problemi di vario tipo e lanciare la razza umana verso una “nuova era”. In un articolo precedente avevamo parlato di un uomo che, grazie a chip impiantanti nel cervello, è tornato a parlare nonostante fosse completamente paralizzato.

Gli scenari sono praticamente infiniti. Secondo Theodora Lau, che è un’esperta di tecnologia e fintech, siamo semplicemente in presenza dell’estensione di ciò che usiamo quotidianamente ormai da anni. Un modo ulteriore per gestire, scambiare e utilizzare dei dati.

Ma le persone cosa ne pensano? Un sondaggio effettuato nel 2021 che ha coinvolto più di 4 mila cittadini europei, più della metà degli intervistati si vede favorevole a questa novità. La comodità, insomma, di pagare contactless senza tirar fuori dalle tasche cellulari o carte, e di inviare/ricevere dati in modo ancora più veloce di quello attuale, piace.

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