La proroga della consegna della Dichiarazione Precompilata a fine maggio preoccupa i cittadini. Quando sono previste le altre scadenze?
I contribuenti hanno a disposizione la Dichiarazione dei redditi Precompilata, indicante tutte le voci detraibili, tra cui le spese sanitarie e universitarie, le spese funebri e i premi assicurativi.
La Dichiarazione Precompilata, fornita dall’Agenzia delle Entrate, è particolarmente efficace, perché non comporta eccessivi oneri per i cittadini. Bisogna, infatti, semplicemente accettarla, senza l’obbligo di allegare le ricevute per il rimborso delle spese detraibili e deducibili.
Dichiarazione dei redditi Precompilata: in cosa consiste
È possibile scaricare la Dichiarazione Precompilata dalla propria area personale del sito dell’ Agenzia delle Entrate. Il contribuente, infatti, accedendo alla sezione dedicata, può prendere visione del:
- Modello 730 precompilato;
- esito della liquidazione delle imposte;
- prospetto con la lista dei redditi e delle spese presenti nel 730 precompilato;
- Modello 730-3 con la relativa liquidazione delle imposte.
Cosa contiene il 730 precompilato?
Nel 730 precompilato sono presenti:
- i dati della Certificazione Unica. Tra questi rientrano: i redditi, le ritenute Irpef, le addizionali regionali e comunali, i compensi di lavoro autonomo occasionale;
- gli interessi passivi sui mutui bancari, i contributi previdenziali, i premi di natura assicurativa, che sono comunicati al Fisco dagli Istituti di credito, assicurativi e previdenziali;
- le spese sanitarie, i rimborsi per spese mediche, gli acquisti di medicinali e tutte le altre spese mediche. Tali oneri sono detraibili al 19%;
- le spese veterinarie;
- le spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, per arredo degli immobili ristrutturati (Bonus mobili), e quelle per la riqualificazione energetica degli edifici (Superbonus);
- altre informazioni reperibili all’Anagrafe Tributaria, come quelle sugli immobili e i versamenti F24.
Può accadere, tuttavia, che manchino delle voci. In questo caso, per non perdere la detraibilità e la deducibilità delle spese sostenute e risparmiare sulle tasse, bisognerà inserirle a mano. In altri casi, invece, potrebbe esserci la necessità di correggere o integrare qualcosa.
Per tali ragioni, il contribuente deve sempre verificare attentamente tutti i dati inseriti nella Dichiarazione Precompilata.
La proroga che spaventa i cittadini
La legge di conversione del Decreto Sostegni-ter ha prorogato al 23 maggio la possibilità di consultazione online della Dichiarazione Precompilata 2022. Questa circostanza, probabilmente, causerà lo spostamento anche delle altre scadenze. A causa della preoccupazione dei contribuenti, il Governo ha chiarito che non ci saranno delle conseguenze temibili. Ha assicurato, ad esempio, che non cambieranno i termini ultimi per la presentazione della dichiarazione dei redditi (è prevista, infatti, a settembre per il 730 e a fine novembre per il Modello Redditi).
Per un’eventuale proroga dei rimborsi da 730, invece, dovrebbero arrivare informazioni più dettagliate ma, dalle indiscrezioni, sembra che la data di scadenza rimanga quella di luglio/agosto.
È, infine, molto importante il momento in cui si presenta la dichiarazione dei redditi:
- coloro che lo faranno entro metà giugno, riceveranno i rimborsi IRPEF in busta paga o nel cedolino pensione di luglio o agosto;
- coloro che, invece, la invieranno a settembre, avranno diritto ai rimborsi successivamente, a prescindere dalla proroga al 23 maggio;
- i rimborsi IRPEF dei contribuenti senza sostituto d’imposta o per coloro che hanno diritto a crediti spettanti direttamente dall’Agenzia delle Entrate, se l’importo è di massimo 1.000 euro, avverranno a fine dicembre (versamento su IBAN) o a fine gennaio (con bonifico). Nel caso di importi superiori a 4.000 euro o per la detrazione dei Bonus edilizi, l’accredito avverrà entro marzo, tramite bonifico o vaglia.