La busta paga di maggio sarà più alta per alcuni lavoratori il cui contratto di lavoro è stato rinnovato. Ma non lo sarà per tutti.
In un articolo precedente si è già parlato della scadenza di molti contratti, come quello che interessa la scuola. Infatti, il personale docente e gli ATA nel mese di aprile riceveranno un aumento di stipendio inserito nel cedolino però per indennità di vacanza contrattuale e non per il rinnovo del contratto.
Infatti, nel 2021 sono molti i contratti nazionali di lavoro scaduti e oltre al comparto Scuola ci sono anche la Sanità e gli Enti locali. Però mentre, il contratto della scuola non è stato ancora preso in considerazione, quello degli altri dipendenti pubblici sì. Ma quali sono i lavoratori che beneficeranno dell’aumento? Si tratta nello specifico dei lavoratori del comparto Funzioni centrali.
Busta paga di maggio per alcuni dipendenti pubblici
In arrivo quindi una sorpresa per alcuni lavoratori che riceveranno la busta paga di maggio più sostanziosa rispetto al mese precedente. Ciò è possibile grazie al rinnovo del contratto scaduto nel dicembre 2021. Può considerarsi una sorpresa di Pasqua perché sarà proprio dopo questo periodo che si dovrà perfezionare.
Si tratta circa 225mila dipendenti statali. Per il momento, solo quelli del comparto Funzioni centrali. Gli aumenti dovuti al rinnovo del contratto e comprensivi anche degli arretrati, dopo il parere favorevole del Consiglio dei Ministri saranno inseriti nel cedolino di maggio. Quindi, il dipartimento del Tesoro ha dato via libero ai pagamenti degli stipendi di questi lavoratori.
In seguito, anche agli altri lavoratori statali, tranne quelli della scuola, a cui è scaduto nel 2021 il contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL) avranno un aumento dello stipendio probabilmente entro il mese di giugno.
Riceveranno gli arretrati anche il personale ormai in pensione poiché questi assegni si riferiscono al contratto di lavoro del triennio 2019/2021.
La riforma della pubblica amministrazione
In realtà, per il Governo questi sono aumenti prettamente economici che si inseriscono in una più ampia riforma della pubblica amministrazione. Infatti, per il ministro Renato Brunetta per migliorare questo ministero è necessario:
- potenziare la formazione e le competenze del personale;
- revisionare le carriere professionali;
- aggiungere una nuova area funzionale nella quale inserire personale con elevate professionalità.