Tik Tok vuole contrastare ogni forma di bullismo e violenza psicologica introducendo la possibilità di dire “non mi piace” ai commenti inappropriati.
È il momento di lanciare un segnale forte contro ogni tipo di insulto. Un nuovo pulsante permetterà agli utenti di Tik Tok di fermare provocazioni o un linguaggio inopportuno con un click.
Tik Tok è il social network più utilizzato nella fascia di età 8-16 anni. Nato come una community in cui postare video di balletti e canzoni, la popolarità è cresciuta negli anni e l’evoluzione della piattaforma ha permesso agli haters di colpire nel profondo.
Il nome del social è stato spesso associato ad eventi tragici e la reputazione ha spaventato molti genitori che si sono attivati per controllare più attentamente i propri figli. Dove c’è tecnologia, purtroppo, ci sono anche molti pericoli e saperli riconoscere è fondamentale per limitare i danni.
Dove ci sono i commenti, poi, si trovano sempre persone che usano uno schermo e una tastiera per sfogare frustrazioni, rabbia e disagi ferendo duramente gli altri utenti. Riconoscendo l’ampiezza assunta dal fenomeno, Tik Tok ha deciso di introdurre una funzione che permetterà di “zittire” i commentatori dalla lingua velenosa.
Tik Tok e il “no” agli insulti
L’azienda ha annunciato l’arrivo di un pulsante che permette di dire “non mi piace” ad un commento inappropriato e marginale. Si tratta di uno strumento di censura dei post che appariranno sul social con l’intendo di colpire duramente gli altri utenti.
Tik Tok tra ottobre e dicembre 2021 è riuscito a fermare il 14,7% dei commenti e delle pubblicazioni considerate moleste e inopportune prima che chiunque potesse visualizzarle. È cresciuto, poi, il numero di video bloccati per temi inerenti al bullismo, all’odio, all’incitazione alla violenza anche estrema. Il social ha bloccato, poi, post sul suicidio, sull’autolesionismo e di incitazione ad azioni pericolose, quelle che più di una volta hanno portato alla perdita di una giovane vita. Quest’ultimo pericolo è sentito particolarmente dai genitori che temono le “sfide” lanciate sul social che coinvolgono maggiormente i minorenni.
Un lavoro continuo per il social
Dopo diversi episodi che hanno spinto giovani ragazzi verso gesti incomprensibili, il social si è attivato per lanciare una campagna di sensibilizzazione degli utenti e di avviso delle bufale che circolano sulla piattaforma. Eclatante è stato il caso di “Momo”, un trend volto a spaventare i più piccoli e risolto che la rimozione dell’hashtag, dei video nonché della possibilità di dire “Momo verrà a prenderti”.
Conoscendo gli errore c’è la possibilità di correggerli; sapendo che i commenti possono essere come armi taglienti per gli utenti è bene poterli combattere mettendo un “non mi piace”, spezzando la catena di odio e insulti pronti a volare sui social network in mancanza di controllo. Oltre al cuore, dunque, potrebbe presto apparire un pollice in giù per mostrare il proprio risentimento per un commento poco gentile. Per gestire la possibilità che il dislike diventi un’arma a doppio taglio, Tik Tok non permetterà di visualizzare il numero totale dei “non mi piace” ricevuto. Servirà realmente questo nuovo pulsante per combattere bullismo e molestie e favorire la comprensione e la gentilezza?